A due anni QI come Einstein

[vere]

http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 31563.html

Non so se mi e' riuscito il link, cmq ho trovato la notizia sul sito dell'ansa e dice che una bambina inglese avrebbe un QI molto vicino a quello di Einstein.
Ora premesso che agli occhi delle mamme tutti i bambini sono geniali....Ma se uno dei miei fosse davvero cosi', o cmq ben dotato, ed io mandassi sprecato il suo talento? E comunque, come si fa a valorizzare anche un'intelligenza media e farla crescere invece che atrofizzarla?

Non so se quello che ho scritto ha senso perche' ci sono i due aspiranti....teppisti che urlano a squarciagola!

[silvia73]

Mmmmmhhh, non saprei Vere...una cosa è certa: se avere un quoziente intellettivo pari a quello di Einstein significa saper fare tutto quello che fa quella bimba di due anni, non corro il rischio che a casa mia ci sia, o ci sia stato, qualche Einstein, ehehehe!

[vere]

Se e' per quello nemmeno a casa mia Silvia, e comunque non credo nemmeno tanto che quella bambina possa essere cosi' geniale. Bisogna vedere se ragiona o se impara semplicemente tutto a memoria, (Da noi si dice a pappagallo) e' ancora presto per dirlo.
Il dubbio che mi e' sorto e' solo questo: A due anni Giacomo conosceva un sacco di parole in inglese, riconosceva gia' parecchie letterine ecc...Poi c'e' stato il trasloco, la gravidanza e la nascita di Gabriele ed io non vorrei averlo trascurato troppo ed aver mandato sprecato non dico un talento, ma insomma una buona intelligenza che come un orto va coltivata.
Ultimamente mi sembra piu' svogliato e poco interessato. Spero che sia solo per il fatto che inizia ad annoiarsi dell'asilo ed abbia bisogno di nuovi "stimoli"

[mirtilla]

Nonn ricordo molto della vita di Einstein, però sicuramente non era uno famoso per essere stato bravo a scuola. Probabilmente la sua mente era già proiettata in avanti. Personalmente non credo molto nell'intelligenza a tutti i costi, sono dell'idea che un bambino debba vivere le sue esperienze, la sua età. Preferisco che un bimbo sappia socializzare, relazionarsi con gli altri....piuttosto che mi muoia sommerso dai libri per seguire le mie aspettative. L'intelligenza mi piacerebbe fosse un qualcosa di più ampio (che credo Einstein avesse appieno), dato dalla curiosità, dalla fantasia mescolata con un pizzico di follia, dalla capacità di risolvere i problemi concreti e di farsi delle domande interessanti.

[Silvia]

per quello che ne so io einstein andava male a scuola...

[cheti]

L'intelligenza mi piacerebbe fosse un qualcosa di più ampio (che credo Einstein avesse appieno), dato dalla curiosità, dalla fantasia mescolata con un pizzico di follia, dalla capacità di risolvere i problemi concreti e di farsi delle domande interessanti.

Quoto quoto quoto.

[vale]

per quello che ne so io einstein andava male a scuola...

O la scuola andava male con Einstein

[Silvia]

per quello che ne so io einstein andava male a scuola...

O la scuola andava male con Einstein

ehehehhehe piu' probabile

[vere]

Io volevo dire un'altra cosa, ho visto che la discussione ha preso un'altra piega. Forse mi sono spiegata male.

[luna]

Vere, non credo che abbia trascurato niente...L'intelligenza c'è e viene fuori con i giusti stimoli, ma fino a che i bambini sono troppo piccoli credo che si maifesti per lo più con altri tipi di cose che non sono il fatto di sapere a memoria le cose.Almeno secondo me!

[mirtilla]

Io volevo dire un'altra cosa, ho visto che la discussione ha preso un'altra piega. Forse mi sono spiegata male.

Scusami se mi sono persa nei discorsi!

[gabriella tolotti]

Vere, non credo che abbia trascurato niente...L'intelligenza c'è e viene fuori con i giusti stimoli, ma fino a che i bambini sono troppo piccoli credo che si maifesti per lo più con altri tipi di cose che non sono il fatto di sapere a memoria le cose.Almeno secondo me!

Infatti! Memoria e intelligenza sono due cose diverse, anche se la prima può essere di aiuto alla seconda. Mi sembra presto per stabilire se la bimba in questione sia davvero un genio.

[cheti]

Io volevo dire un'altra cosa, ho visto che la discussione ha preso un'altra piega. Forse mi sono spiegata male.

Non so se ho capito bene comunque...

In libreria tempo fa mi è capitato fra le mani questo libro:
Come insegnare l’intelligenza ai nostri bambini, di Nessia Laniado.
Il famoso metodo Feuerstein alla portata di tutti i genitori.

C’è da dire che a me le ricette per creare bambini superdotati fanno un po’ ridere, però l’ho sfogliato (forse poi non mi fanno così ridere)
Nella prima pagina l’autrice parla di una conferenza di Feuerstein, ti riporto uno stralcio:

Pensavo di udire la descrizione di tecniche avanzate per stimolare le capacità matematiche, linguistiche e dialettiche e invece avevo ascoltato una lezione sul ruolo insostituibile del genitore come mediatore tra il bambino e il mondo.
L’originalità di Feuersten sta esattamente qui: nell’avere messo in luce che per lo sviluppo intellettivo dei bambini non è necessario caricarli di impegni, giochi e attività didattiche. Ciò che si richiede è la volontà di porsi come mediatori tra il mondo e i propri figli, di dare cioè un senso alle parole e alle azioni, anche più banali, e di svelare la carica di emozioni che si nasconde dietro i nostri gesti, affinchè diventino intellegibili.
Qualche pagina più là:

L’obiettivo è molto ambizioso. Non ci si limita a trasmettere informazioni e conoscenze ma si vuole sviluppare la flessibilità mentale, la capacità del bambino di imparare a imparare in modo che possa interpretare e gestire la realtà che cambia, riuscendo a rinnovare di volta in volta gli schemi di riferimento

Il discorso sulla flessibilità mentale e la capacità di imparare a imparare (unito al fatto che il libro è di sole 121 pagine e costa solo 10 euro) mi convinse a comprarlo.

L’ho letto.
Aa dire il vero dopo averlo letto come mamma mi comporto nello stesso modo che mi comportavo prima, diciamo che non mi ha illuminato però “mi ha trovato d’accordo” (si fa per dire, mica sono una psicologa e pedagogista io).
E a dire il vero non è che mi ricordi molto di quanto letto, il tuo post mi ha indotto a ricercare il libro e a rileggerlo, magari fra un po’ torno e ti racconto altro.

[Silvia]

lo so, nn c'entra niente - VERE perdonami - ma solo ora ho visto che è nata nel mio stesso giorno..eheheehe

[laura]

vere, secondo me l'importante è far crescere i bambini in un ambiente stimolante e assecondarli nelle loro attitudini.
ma tutto in relazione all'età.
non mi convince questa cosa, come si fa a misurare il Q.I. (sempre amesso che sia misurabile e sempre ammesso di trovare un metodo riconosciuto da tutti, le discussioni in proposito sono molto accese) di una bambina così piccola?
e poi a cosa serve?
ad esempio, io per ora con ginevra, che ha due anni proprio come la bambina in questione, non faccio niente di particolare, cerco solo di alternare giochi più movimentati con giochi un po' più "statici", ad esempio le leggo i libri, commentiamo le figure ecc...
ma a questa età credo che tutto debba rimanere nell'ambito del gioco.