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ricordi

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ricordi

Messaggioda nadi il 10 dic 2011, 10:21

qualche tempo fa sara ha rotto il mio cellulare, si è rotto il tasto di accensione così non potevo più accenderlo, per il resto funzionava alla perfezione. ieri per gioco ho ri- messo la batteria e... si è acceso!!! allora ho iniziato a spulciare le vecchie cose e ho trovato dei video di settembre/ottobre dell'anno scorso. sara era già "grande", era in neo, prossima alle dimissioni. il mio cuore non ha retto, ho iniziato a tremare e mi veniva da piangere. c'era il suo faccione da aliena, con gli occhi gonfi a fessuretta, senza denti,
viso inespressivo che piange, o meglio miagola tremolante a bassissima voce (bisogna mettere il cell all'orecchio x sentire).
mi è capitato di riguardare le vecchie foto, ma una grandissima parte di me dice "quella non è sara". mi fa soffrire pensare a quanto ha sofferto, non riesco a pensare con gioia a quei momenti, non riconosco quella bambina delle foto/video come mia figlia. anche quando scrivo qualcosa qui non penso a lei come prematura ma come bambina e basta, come se tutto quel periodo non fosse stato che un sogno o una paura. so perfettamente che è tutto vero, che quella è lei e quella col camice bianco o blu e la mascherina sono io, ma non lo accetto. e questa mia condizione mentale è nuova. quando era piccola ero fiera di lei e di come stava superando tutto nonostante la sofferenza, ero felicissima! adesso invece penso queste cose orrende, non riesco ad accettare pienamente quello che ci è successo,nonostante sia superato
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Re: ricordi

Messaggioda Barbara&Elena il 10 dic 2011, 15:20

nadi ha scritto:anche quando scrivo qualcosa qui non penso a lei come prematura ma come bambina e basta


in effetti credo che questa sia la strada giusta: pensare ai nostri figli come bambini e basta (in fondo sono bambini e basta, no?) e non come ad una categoria speciale. Quasi come la parola "prematuro" non fosse più solo un aggettivo ma un sostantivo che va a sostituirsi alla parola bambino. Secondo me fai bene a considerarla una bambina e basta, perché quello è, no?
Poi anch'io faccio fatica a riguardare le foto ed i video della TIN senza commuovermi e riprovare dolore, pensa che ho un blocco emotivo ogni volta che devo andare all'ospedale per i controlli, perché incontro i medici che la seguivano in TIN ed ogni volta è come ripiombare indietro. Sono consapevole però che ci vorrà un po' di tempo per superare lo shock - perché du quello si tratta. Già parlare qui tra di noi secondo me aiuta. Ricordo che ad una lezione di pedagogia all'università parlammo di "alfabetizzazione dei sentimenti", significa dare un nome alle nostre sensazioni, comprese le paure ed il dolore, per far sì che non rimanga tutto ingabbiato in un monologo interiore indefinito dentro il nostro inconscio. Dando un nome alle ostre pure e al dolore, parlandone e dicendo esattamente come ci sentiamo, riusciamo a visualizarle fuori dal nostro inconscio, a dare un "volto" a quello che ci fa stare male. ed è quello che sto provando a fare, cioè a non nascondere il dolore che provo ancora ma a parlarne. negandolo e lasciandolo dentro di me so che diventerebbe più pericoloso perché rimarrebbe una parte latente di me. So che prima o poi riuscirò a pensare a quello che è succeso accettandolo - forse il dolore rimarrà, ma senza che mi "corroda" - e probabilmente riuscirò anche ad incontrare i medici che hanno seguito elena senza farmi prendere dall'angoscia. Sarà un percorso lungo, anche perché sono molto emotiva di carattere e ci metto un po' a superare le mie paure. Però so che ci devo riuscire.
E sono sicra che anche per te sarà diverso, ci vuole tempo ma vedrai che andrà meglio perché altrimenti non sarsti qui a parlarne secondo me ;-)
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Re: ricordi

Messaggioda Cinpica il 10 dic 2011, 17:51

Forse e' solo il tuo modo e la tua via per andare oltre. E un giorno, con piu' distacco riuscirai a rivedere quelle immagini con orgoglio, per la forza e la vitalita' della tua bimba.

Io sono in una fase altalenante, combattuta tra la sensazione che ci sia andata molto molto molto bene (come dice la neonatologa: Alice ha sempre fatto tutto per benino, solo passi avanti e mai indietro) e il rimpianto, la sensazione che ci sia mancato qualcosa, una gravidanza normale, il pancione enorme, i calcioni e il singhiozzo in pancia, il travaglio, il parto, l'allattamento normale, il tornare a casa subito in tre...

P.s. I bimbetti prematuri, con i loro occhioni da alieni, sono bellissimi. Sono la vita che lotta per farcela.
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Re: ricordi

Messaggioda Misia il 10 dic 2011, 19:43

Io le foto di quando erano lì le ho sempre riguardate spesso, per me è stato ed è ancora difficile uscire con la testa da lì e pensarli solo come bambini, come dici tu. E quando ci ripenso ci sto male, ancora peggio di come stavo male quando lo vivevo nel mio presente. Credo di averlo sopportato perché quando i bimbi erano lì non erano ancora "miei", erano in una sorta di terra di mezzo, non nati, non in pancia, non morti, non vivi. Erano dell'ospedale, così come lo era stata la mia pancia per settimane, non più mia, ma per metà dei medici. Così erano i bambini. Da loro ci aspettavamo un decorso molto peggiore di quello che poi è stato, e questo ci ha dato la forza, forza che oggi non credo che avrei. Se vedessi oggi i miei bambini lì dentro sono sicura che morirei. Oggi i miei bambini sono miei, sono la mia storia, la mia vita, il mio tutto, e sono solo miei. Allora non era così. Loro per me sono nati mesi dopo.
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Re: ricordi

Messaggioda nadi il 11 dic 2011, 9:54

io mi sento anche un po' in colpa perchè ora vedo la differenza e mi chiedo come ho fatto in quel periodo a non sentirmi disperata per la sofferenza di sara. da quando è nata ho pianto 2 volte, la prima volta che l'ho vista in video, e la seconda volta che l'ho vista dal vivo perchè una dottoressa ci aveva detto che avevano dovuto alzare la quantità di ossigeno :shock: poi non ho pianto mai più, ero molto felice! e ora mi sento un po' degenere
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Re: ricordi

Messaggioda Misia il 11 dic 2011, 10:24

Secondo me tutt'altro che degenere. Non voglio fare psicologia da quattro soldi, ma io penso che fosse il modo del tuo cervello per tutalarti, per proteggerti.
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Re: ricordi

Messaggioda Cinpica il 11 dic 2011, 11:12

Guarda Nadi, sinceramente. Se penso a come era Alice e leggo le misure di Sara, penso che tu sia stata bravissima a reggere in quei momenti. Perche' alla fine vedere i nostri bimbi cosi' piccoli, indifesi e cosi' diversi dai neonati della pubblicita', ma anche dal neonato bruttarello della vicina di casa, ma pur sempre bello pieno e bienco e rosa, sia uno shock... E alla fine ci si difende come si puo'. Si tira avanti per l'emergenza, e i primi 40 giorni anche perche' ci tengono su gli ormoni... E poi? Poi finita l'emergenza secondo me ognuno elabora la sua strategia di sopravvivenza. Io ho casa piena di foto di Alice dei primi giorni, quando era un ragnetto... E vi assicuro che ora ho di lei foto bellissime, ma non le cambio. Ho montato un video per lei, per quando sara' grande, con la sua storia, perche' la mia strategia e' non dimenticare. Se la tua invece e' quella di rimuovere.... Chi se ne frega? L'importante e' che stiate bene, tu e Sara insieme.
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Re: ricordi

Messaggioda erika77 il 11 dic 2011, 16:16

Non sentirti in colpa, l'importante è che tu la ami. Io riguardo spesso le foto e i video e mi chiedo (ogni volta) come ho fatto? come ho retto? Ma mi sono mai resa conto? chi mi dava la forza di sostenere tutto questo ogni giorno? Cara, ognuno di noi reagisce a modo proprio di fronte al dolore. Guarda tua figlia, chiediti se la ami e questa è la risposta. Un giorno ti renderai conto che tutto il passato lo hai accettato a suo tempo, ormai.... è passato!
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