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Sassolini nella scarpa...

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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda silvia73 il 23 ago 2012, 21:46

Che dispiacere leggere queste cose, Chiara (e anche clemy e tutte le altre). Sì perchè con un pò di buon senso da parte di tutti si potrebbe vivere bene questa vita che per certi aspetti è già di per sè difficile!! E soprattutto evitare che ci vadano di mezzo i bambini, che non è giusto che non vedano i nonni o che sentano discussioni in famiglia. Io la suocera non ce l'ho più da tanti anni, praticamente l'ho conosciuta pochissimo perchè si è ammalata ed è morta che eravamo ancora fidanzati, e mio suocero vive comunque in puglia per cui ci si vede poco, però con le famiglie dei fratelli/sorelle di mio marito (sono 6 - 3 maschi - 3 femmine) andiamo d'accordo e ci sosteniamo a vicenda anche solo telefonicamente in caso di bisogno. Invece la mia famiglia va tutta abbastanza d'accordo, i miei genitori - che sono persone splendide e avanti anni luce in tutto, pur avendo mia mamma 73 anni, mio papà 79, portati benissimo! - adorano mio marito e le 2 mogli dei miei fratelli, li hanno sempre trattati tutti come figli, mio marito stravede per loro, non fanno in tempo a dire qualcosa che lui già gliel'ha fatta o comprata, anche con una delle mie cognate, in particolare, vanno d'accordissimo, pensa che lei li chiama tutte le sere per sapere come stanno, ed è difficile che una nuora lo faccia! Con l'altra mia cognata invece in passato c'è stato qualche attrito con mia mamma, però in quel caso aveva colpa mia cognata perchè ha avuto dei momenti molto difficili, prima la malattia di suo padre che poi è mancato, poi un brutto tumore al seno per cui l'umore era traballante, mia mamma l'ha compresa e ora va meglio. Mia cognata comunque rimane una persona molto difficile caratterialmente, ma ora che le fa comodo che mia mamma le tenga la bambina, si è molto ammorbidita! Per la mia esperienza quindi credo che le suocere non sempre abbiano "colpa" ma spesso anche le nuore fanno la loro parte.....quindi dico basterebbe un pò di buon senso, siamo adulti, e soprattutto col rancore viviamo male!
Per quel che riguarda il parlare in dialetto, è tipico del sud parlare anche con persone che non conoscono la parlata, la prima volta che antonio mi ha portato a casa sua era natale, c'erano in casa amici, parenti ecc. e nessuno spiaccicava una parola di italiano. ho fatto tre giorni senza capire nulla, il 4° già mi racapezzavo, l'estate successiva capivo tutto, ora lo parlo pure. Non prendertela, al sud si parla solo il dialetto, sei tu che ti devi adeguare a loro..... :roll:
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Chiara_78 il 24 ago 2012, 16:11

Silvia... Clemy... mamme tutte...
Grazie per le vostre parole e per il vostro sostegno...

Avete ragione a dire che non devo prendermela e pensare alla mia famiglia.
Ma, mi ripeto, a volte è tutt'altro che facile.
Soprattutto quando tuo marito, imboccato dai suoi familiari, invece di stare dalla "mia parte" sta dalla loro e mi lascia sola.

Il fatto è questo: io quassù sono sola. I miei genitori sono lontani. Non ho trovato molte amiche, spero con l'inizio dell'asilo di fare più conoscenze, e passata la giornata al lavoro sono in casa.
Al contrario di mia cognata (il marito non vuole assolutamente che esca da sola con il bimbo, e le fa storie anche se esce con i genitori) io esco tranquillamente.
Giuseppe non mi ha mai detto che devo stare in casa. Anche perchè se l'avesse fatto io sarei uscita di proposito per fargli dispetto.

Devo confessarvi una cosa: qualche parola di palerminato la capisco. Ma non gliel'ho mai fatto capire.
Non capisco perchè devo essere io ad adeguarmi a loro e non venirci incontro.
Sai Silvia, ho provato a fare come dici tu: adeguarmi io. Ma non ho ottenuto nessun risultato. Anzi, più tendevo la mano e più frustate ci ho preso sopra.
All'ennesima bastonata, mi sono detta che era ora di cambiare metodo.

Mi spiego: io sono cresciuta in casa con il cane. Mi manca moltissimo. Sono stati i 16 anni più belli della mia vita quelli trascorsi con lei.
Parlando, mi è venuto spontaneo dire che mi sarebbe piaciuto riprendere il cane. I miei suoceri hanno strabuzzato gli occhi come in The Mask e lei ha iniziato a dire con quella sua aria di sufficienza che tollero sempre meno "ah no, no, no... sai! Il cane no! troppo impegno"; e suo marito dietro a pappagallo "eh sì... troppo impegno". E via a snocciolare una serie di scuse una più ridicola dell'altra.
Stando insieme a Giuseppe ho capito anche il perchè della loro reazione: non hanno mai capito come si sta con un cane e non hanno mai dato modo a nessun cane di regalare loro emozioni e ricordi.
Quando abitavano in campagna, avevano un cane da guardia che avevano fatto diventare cattivissimo perchè era sempre rinchiuso in un box e che hanno dovuto far sopprimere perchè era andato fuori di testa.
Sfido chiunque a non andare fuori di testa dentro un buco piccolo come quello di quella povera bestia.

E poi, ciliegina sulla torta, è arrivato mio cognato. Lui non solo è parente dei miei suoceri, non chiedetemi come ma le famiglie sono imparentate, ma è un vero palerminato. Uno di quelli con l'accento pesante anche se sono anni che vive lontanissimo dalla Sicilia, il lavoro l'ha portato ad Udine.
E' da quando è arrivato lui che io ho aperto di più gli occhi. Lì mi sono resa conto che ci trattavano con due pesi e due misure.

A me tutto era negato. Prima di riuscire ad ottenere qualcosa dovevo pregare... e poi arrabbiarmi... e poi fare le bizze per far ragionare mio marito...
A lui tutto era concesso: bastava che aprisse bocca e che chiedesse qualcosa a "mamma" e "papà" e loro si calavano le braghe per agevolarlo.

Io ho chiesto a Giuseppe di prendere un gattino come compagnia. E appena Penelope è entrata in casa nostra, sono stati musi lunghi e pesanti silenzi.
Per alleggerirli della sua sgradita presenza, prima che nascesse Rebecca io ho sempre portato la micia con noi, anche quando andavamo da mia mamma per il fine settimana.

Mio cognato, spendendo inultimente 1.000 € per un cane che gli hanno venduto come di razza e invece è un meticcio, si è preso un cane.
Un meticcio di Pastore Tedesco che è più stupido che lungo.
E poi, visto che a Udine non poteva tenerlo, indovinate dov'è? Esatto! Nel nostro piazzale sul retro, quello dove teniamo le macchine.
Non solo, quando è arrivato perchè "poverino era piccolino", questo cane l'hanno tenuto in casa!
Ma come, a me avevano detto di no in tutte le lingue e a sua figlia e al genero hanno detto di sì? Bene... Chiara segna... e aspetta...

Max, questo il nome del cane, prima gli ha disintegrato casa e poi è stato cacciato nel piazzale.
All'inizio, era lasciato libero di correre dove voleva.
La cosa è durata molto poco: mia cognata era incinta e non sa gestire neanche suo figlio figuriamoci un cane; i miei suoceri hanno più paura che voglia di stargli dietro; io ho alzato le mani e mi sono rifiutata di educarlo; mio marito non ci ha mai voluto perdere troppo tempo; mio cognato è sempre fuori per lavoro... secondo voi... questa povera bestia com'è venuta su?

Esatto: senza regole. Non ascolta nessuno. O quasi.
Di me, anche se sono "piccola", ha paura perchè io l'ho sculacciato quando mi ha fatto saltare la mosca al naso. (Non la smetteva di abbaiare e per colpa sua Rebecca non prendeva sonno).

Con la sua irruenza mal canalata, il cane ha distrutto tutte le macchine del parcheggio compresa la nostra che aveva pochi mesi di vita.
Io ho visto rosso. Ho preso mio marito e gli ho detto: "scegli! o lui o io!".
Al che il cane è finito a catena e viene liberato raramente, quando qualcuno decide di portarlo a fare delle passeggiate.

Adesso capite perchè non voglio imparare il siciliano? Perchè devo farlo?
Mio marito lo capisce ma non lo parla. Mio suocero non lo capisce e non lo parla.
Per far contenta la famiglia di mia suocera? Per far contenta la zia vecchia che ha entrambi i figli che parlano toscano meglio di me, sposati con due toscani e con nipoti che la lingua di famiglia non sanno neanche cosa sia?

No grazie... passo...
E' vero che per vivere bene è necessario trovare dei compromessi e aiutarsi a vicenda, ma non è giusto rinfacciare tutto quello che viene fatto. Non è giusto che solo una parte ceda ai compromessi mentre l'altra prende il sopravvento. Non sono neanche padrona di girare in mutandine e reggiseno dalla camera al bagno che loro entrano in casa nostra senza bussare...

Scusate... come Clemy, anch'io non ho dei sassolini... ma dei veri e propri macigni...
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Rebecca nata a 29w+5d a causa della gestosi. Dimessa dalla Patologia Neonatale di Grosseto dopo 51gg di ricovero. Peso alla nascita 1.090gr per 36cm di puro amore.
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda clemy il 24 ago 2012, 18:03

Chiara io credo che a questo punto non so quanto sia utile cercare una casa altrove se pur sempre nello stesso paese...la situazione non cambierebbe: questo per quanto riguarda i rapporti con i tuoi suoceri.
Come ti ho già detto prima, secondo me devi fare un lavoro certosino su tuo marito.
E' lui che secondo me deve cambiare atteggiamento...cosa ti ha sposato a fare se comunque deve/vuole continuare a fare quello che dice sua madre? Qual'è ora la sua "prima" famiglia? Sua madre e suo padre oppure tu e Rebecca? :roll:
L'amore da solo non basta, tu puoi amarlo alla follia e lui può fare altrettanto ma se manca fiducia, stima e soprattutto RISPETTO reciproco dove vuoi che si vada?
Vivere insieme, se non lo si è fatto prima del matrimonio, non è per niente facile...l'idillio post nozze dura...il giusto...fino a quando i contatti non cominciano a cacciar scintille. Io ho un carattere pessimo nel senso che pur di non litigare sono mooooooolto accondiscendente e questo alle volte mi ha rovinato. Alle volte mi sentivo incastrata tra mio marito e la mia famiglia e ho capito che dovevo reagire subito prima di strangolarmi con le mie stesse mani.
Mia madre dice che non sono più quella di una volta (vorrebbe dire la fessa di una volta), ho tirato fuori le unghia anche con mio marito, non ti credere...alle volte mi fa girare le scatole come le pale dei mulini a vento anche su cose non necessariamente a livello di rapporti familiari. Lui pretende di controllarmi a 360° io non glielo permetto perchè deve imparare ad avere fiducia di me e per un diffidente di natura è un'impresa! Poi capita che ha degli atteggiamenti che proprio non mi vanno giù e quando glielo faccio notare diventa ancora più insopportabile :evil: se lui ha colpa tanto volta e rigira il discorso che alla fine diventa colpa mia! Tanto per dirne una: La settimana scorsa Michele stava giocando con il mio cell e Giovanni pretendeva di farlo anche lui. Michele consapevole che Giovanni non ne fosse capace ha cominciato a beccarlo e nel mentre è arrivato mio marito che ha tolto il cel a Michele posandolo sulla credenza per mettere fine alle discussioni. Una volta calmate le acque ho dato i permesso a Michele di finire il gioco visto che Giovanni era impegnato a fare altro. Michele finisce il gioco e mette il cell sul tavolo. Giovanni lo prende e fa finta di giocarci, Michele comincia a fargli i dispetti e comincia un'altra lite e per la rabbia Giovanni scaglia il cell a terra e me lo scassa definitivamente perchè mi fa rompere il display. Secondo mio marito è colpa mia e non di Giovanni che materialmente l'ha fatto cadere. Resto al buio senza telefono per due giorni, ne trovo uno vecchio giusto per arrangiare, penso che alla fine me lo regalerà perchè il giorno dopo è il mio compleanno, ma fa finta di niente, dice che merito di avere solo cose vecchie perchè non so averne cura e bla bla bla. Come regalo di compleanno mia suocera mi da i soldi per un comprarne uno nuovo ma mio marito è contrario. E' un regalo? con questi soldi ci faccio quel che mi pare gliel'ho preannunciato per diversi giorni e stamattina mi son andata a comprare un nuovo cel e quando a mezzoggiorno son tornata da lavoro c'aveva un muso che non si capiva! Io gli ho fatto notare che alla fine il "maneggio" dei soldi in casa lo porta lui e anche se non mi fa mancare mai i soldi in tasca, mai io gli ho appellato un acquisto anche se lo ritenevo superfluo. Più che altro da parte sua è stato una sorta di dispetto nei miei confronti ma quando gli ho fatto notare alcuni acquisti degli ultimi tempi senza il mio totale appoggio ovviamente non sapeva più che dire. E' comunque ben inteso, il cel me lo sarei comprato anche se quei soldini li avessi dovuti uscire di tasca mia! Questo per dirtene una...stupidate lo so ma queste a me fanno imbestialire, dico io siamo adulti o bambini?

Per quanto riguarda tua suocera &co, io ti suggerisco di non tenerti tutto dentro. Io nei primi periodi glielo mandavo a dire con mio marito e siccome lui per certi versi era un pò accomodante, ho capito che non serviva a niente, quindi se fa qualcosa che non mi sta bene glielo dico senza mezzi termini e mezze misure...vedo che l'apprezza e non si offende anche perchè se gli faccio qualche appunto glielo faccio sempre con tanto di educazione. Poi onestamente di mia suocera a parte davvero piccole cose non ho di che lamentarmi andiamo abbastanza d'accordo anzi ti dirò di più mi fa da spalla quando devo contraddire mio marito!!! Il mio grande problema è mia madre, che non ha mai la lingua al suo posto e parlare a sproposito è il suo punto forte...ieri mi ha ferito profondamente dicendo delle cattive parole su mio marito...ha dato il meglio di sè come sempre in questo ma lei non ha capito che così facendo mi porta sempre più lontano da lei.
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Lu il 24 ago 2012, 23:05

Però Chiara scusami,ma da questo racconto non è che si evinca un'anima da grande cinofila e neanche del resto di persona disposta a compromessi e dialogo.
Io sono un'animalista sfegatata (ho un cane, un gatto, un criceto, due tartarughe, un coniglio, un acquario con abitanti misti) mentre i miei suoceri non amano gli animali. Sapendolo non li imporrei mai e vivessi con loro mai mi sarebbe venuto in mente di mettere su un simile zoo.
Abitate con loro (cosa che immagino vi faccia comodo) per cui a me pare normale che le regole le fissino loro.
Anche per l'incidente: loro sono comunque venuti in vostro aiuto, certo non con le modalità da te desiderate però cerca anche di vederne il lato positivo.
Io non vado d'accordo con mia suocera ma apprezzo molto la sua dedizione verso i miei bimbi e mai le impedirei di passare del tempo con loro.
La libertà, come tutte le cose, ha un suo prezzo.
Nel mio caso: mutuo ventennale a tasso variabile e ho pure rifiutato la loro (generosissima) offerta di regalarci 50.000 euro al momento del rogito. Sapevo che ai miei non sarebbe passato neanche per l'anticamera del cervello di fare un simile dono, io ovviamente non possedevo una simile somma e non volevo sentirmi ospite in casa mia.
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Barbara&Elena il 24 ago 2012, 23:28

Chiara, leggo ora quello che è successo, che paura!!! E capisco il tuo disappunto nel non trovare nulla per Rebecca, anch'io avrei pensato prima ai bambini e poi agli adulti...
per quanto riguarda il parlare in dialetto, sono d'accordo con te per varie ragioni. Prima di tutto troverei molto maleducato parlare in romagnolo stretto con persone di un'altra regione presenti. Trovo maleducato non coinvolgere tutti i presenti nel discorso. Un conto è non parlare italiano, un conto non volerlo parlare. Ho diversi amici all'estero, soprattutto in Germania e nell'ex Yugoslavia (Croazia e Serbia) e quando non parlavo ancora la loro lingua hanno sempre parlato tutti in inglese in mia presenza, per non escludermi. E se proprio c'era qualcuno che non lo parlava, avevo sempre un traduttore personale :-) Mi sono trovata talmente bene che sono io che ho poi avuto voglia di imparare prima il tedesco e poi anche serbo e croato (che poi sono praticamente quasi la stessa lingua) per potermi "infiltrare" meglio. E pensandoci bene non sarebbero nemmeno stati tenuti a parlare sempre inglese, visto che ero io quella all'estero e loro erano a casa propria!
I dialetti sono una tradizione culturale preziosissima, mi piace conoscere il mio dialetto, non vorrei andasse perduto, e mi incuriosiscono i dialetti delle altre regioni o delle altre parti della mia regione, perché semplicemente tutto ciò che ha a che fare con lingue e culture mi affascina. Detto questo però non credo sia buona educazione parlare in dialetto se sconosciuto ad uno dei presenti nel caso si possa parlare tutti in Italiano. Sembra proprio fatto apposta per escludere e a me darebbe sui nervi! Perciò ti capisco!
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Chiara_78 il 25 ago 2012, 9:14

Però Chiara scusami,ma da questo racconto non è che si evinca un'anima da grande cinofila e neanche del resto di persona disposta a compromessi e dialogo.
Lu, scusami tu se mi permetto di rispondere e di dirti che, conoscendomi, il giudizio che hai dati di me è molto duro e, onestamente, le tue parole mi hanno ferita.
Lo ammetto, non sarò né nuora né la cognata perfetta e avrò molte lacune anche come madre/moglie/donna però giudicarmi su uno sfogo dettato dalla rabbia è riduttivo e da’ un quadro incompleto di me.
Non credo di essere una persona che non è disposta né ai compromessi né al dialogo, forse mi sono un po’ indurita in questi anni o forse ho scritto dettata dalla rabbia ed è uscita di me solo la parte peggiore.
Come ho già scritto in altri post, io sono nata e cresciuta nella Maremma Grossetana, in un piccolo paesino dove conoscevo tutti e dove ero amata da molte persone. Nel mio paese avevo molti amici, molti miei coetanei e tante persone anziane che erano sole perché i nipoti o i figli non avevano tempo da dedicare loro e ci stavo io. Bastava poco per farli stare bene, un sorriso e due parole. Loro erano felici e io pure. Poi ho conosciuto Giuseppe e tutto il mio mondo è cambiato. Lui aveva (ha tutt’ora) un lavoro fisso mentre io facevo solo lavori stagionali e così, quando la nostra relazione è diventata importante sono stata io a lasciare tutto, associazione di volontariato… famiglia… amici per venire a vivere a Donoratico dove non avevo nessuno: solo Giuseppe e la sua famiglia.


Io sono un'animalista sfegatata (ho un cane, un gatto, un criceto, due tartarughe, un coniglio, un acquario con abitanti misti) mentre i miei suoceri non amano gli animali. Sapendolo non li imporrei mai e vivessi con loro mai mi sarebbe venuto in mente di mettere su un simile zoo..
Per quando mi riguarda, non so se sono un’animalista sfegata. Sono cresciuta in una casa di campagna, la mia famiglia era lì in affitto ed io sono stata felicissima di poter stare a contatto di tutti gli animali tipici di una fattoria: mucche e vitelli; galline; pulcini; galli; maiali e mailini; cani e gatti. Sono stata fortunata. Potevo stare a contatto con tutti questi animali e correre con la mia bici in completa libertà, non c’erano né smog né macchine di cui preoccuparsi.
Ho imparato ad avere rispetto per tutte le creature della Natura. Dalla formica alla mucca. Qui mi sembro molto Mufasa de “Il Re Leone”.
Mentre gli altri bambini, miei compagni di scuola, erano tristi perché non i loro genitori non gli permettevano di tenere in casa un cucciolo, io al rientro da scuola avevo ad aspettarmi i vitelli che mi chiamavano con i loro dolci muggiti dalla stalla. Sono stata veramente tanto fortunata e di quel periodo vissuto in campagna ho moltissimi ricordi, uno più bello di un altro.
In casa sono cresciuta con la compagnia di amici a quattro zampe. Ho avuto cani e gatti, molto spesso erano insieme nello stesso momento, e sono cresciuti insieme a me. Anzi, io sono cresciuta insieme a loro e da loro ho imparato molte cose. Quando sono venuta a vivere con Giuseppe, in casa loro avevano un gattone meraviglioso, tipo Felix della pubblicità, però era già “grande” e anche se mi ha accettato perché per lui avevo sempre un bocconcino prelibato e un pensiero non l’ho mai sentito veramente mio e ho chiesto a Giuseppe se per lui (e la sua famiglia) non era un problema adottare un micio… magari una femmina… di cui occuparsi… da tenere nel nostro appartamento. Non ho imposto la presenza di Penelope, eravamo tutti d’accordo quando l’abbiamo adottata. E non ho preteso il gatto di razza con km di pergamena di pedigree, ma l’abbiamo presa da una cucciolata nata in un campeggio ed abbiamo scelto la gattina più “brutta”, quella più malatticcia e l’abbiamo salvata da un oscuro destino.

Se essere un’animalista significa avere in casa (o nel giardino che non possediamo perché non c’è) un lungo elenco di animali e non prendersi cura di loro, come ho visto fare a diverse persone che conosco, allora non sono un’animalista.
Se essere un’animalista significa prendersi cura di un animale, preoccuparsi della sua salute, soffrire quando sta male e ridere delle sue marachelle; aiutare gli animali in difficoltà con gesti grandi o piccoli dettati dal momento e dalla situazione (ho un cane adottato a distanza e gli pago le cure veterinarie anche se è stato adottato da una famiglia; e quando faccio la spesa per la gattina penso sempre agli animali del gattile e del canile), allora forse posseggo uno spirito animalista.
Secondo te non sono una cinofila, forse hai ragione. Ho deciso io, ed è stato difficilissimo per me, di non prendermi cura di Max.
È stata una delle decisioni più difficili che ho dovuto prendere. Lo vedevo così solo ed indifeso. Sarei riuscita a fare molto con lui, cose semplici quelle che ho imparato convivendo con la mia canina Samba.
Però, pensandoci ho avuto paura a farlo e ti spiego perché: mio cognato è militare di carriera. Lui lavora ad Udine e, per il momento, ci sono pochissime speranze che scenda in Toscana.
Ho pensato che se decidesse di portare a Udine la moglie e il figlio per stare insieme, porterebbe via anche Max, visto che è suo ne ha tutto il diritto e dato che il cane sceglie un leader avevo paura che avremmo sofferto molto entrambi. Ma forse hai ragione tu, sono solo un’egoista e non ho uno spirito cinofilo. Però le cose che il cane ha imparato a fare, dare la zampa prendere i biscotti al volo, sono tutte sciocchezze che gli ho insegnato io giocando con lui.
Sto cercando di insegnare a Rebecca il rispetto per gli animali e mi arrabbio quando fa i dispetti a Max o a Penelope


Abitate con loro (cosa che immagino vi faccia comodo) per cui a me pare normale che le regole le fissino loro.
È vero, abitiamo in casa con loro perché ci fa comodo e perché dopo sposati non avevamo i soldi per comprare una casa per conto nostro.
Ma abitiamo in una villa bi-familiare, dalla quale sono stati ricavati addirittura tre appartamenti.
Ogni famiglia ha il proprio appartamento. Io e Giuseppe abitiamo nel nostro e, in casa nostra, mi sembra giusto che ci siano le nostre regole. Quando abbiamo iniziato i lavori per restaurare l’appartamento, abbiamo chiesto ad entrambe le famiglie di consigliarci e di venire con noi per aiutarci a scegliere sia le mattonelle sia i mobili e il resto dell’arredamento (plafoniere/porte/ecc.).
Abbiamo parlato e abbiamo seguito molti dei loro consigli. Ma abbiamo sempre deciso io e Giuseppe su cosa prendere e su come mettere su casa nostra. Anzi, casa sua perché questo appartamento è sempre stato di mio marito.
Quindi sì, abitiamo con loro ma nel nostro appartamento. E ci ha fatto comodo perché non avevamo la possibilità di accendere un altro mutuo né di comprarci una casa per conto nostro.
Cosa che ora, invece, possiamo iniziare a fare e infatti siamo già alla ricerca di una casa solo per noi.


Anche per l'incidente: loro sono comunque venuti in vostro aiuto, certo non con le modalità da te desiderate però cerca anche di vederne il lato positivo.
Per quanto riguarda l’incidente, scusami… ma davvero non riesco a vedere il lato positivo che mi consigli di vedere tu… che tipo ti aiuto ci hanno dato? Nessuno. Si sono limitati a preparare la cena, una pizza stra-cotta che sapeva di niente, senza preoccuparsi di preparare la cena per la bambina e ci hanno accolti in casa con mutismo. Mi hanno accusata di aver rotto la ruota di proposito, di non saper guidare, mi hanno fatta sentire inadeguata e in colpa più di quando mi sentissi già. Sono stata così male che dopo una notte insonne ho rimesso quel poco di cena che avevo mangiato. Ecco… scusatemi, ma non riesco ancora a vedere il lato positivo della vicenda... forse è che siamo arrivati a casa vivi e vegeti e non ci è successo niente di grave, per fortuna…

Io non vado d'accordo con mia suocera ma apprezzo molto la sua dedizione verso i miei bimbi e mai le impedirei di passare del tempo con loro.
Non ho un buon rapporto con mia suocera, almeno non come speravo di avere. Essendo una donna giovane, ed essendo io sola quassù speravo di creare con tutta la famiglia un rapporto migliore. Stava accadendo, stavo riuscendo a creare con loro un bel rapporto; poi è cambiato tutto: mia cognata è rimasta gravida ed io sono stata messa nel dimenticatoio. Tutto ha iniziato a girare attorno a lei ed alla sua pancia in crescita. Ed ha continuato a girare tutto attorno a lei perché poverina è sola, visto che il marito lavora ad Udine. Io e Giuseppe siamo stati messi in un angolo, considerati il giusto. Ed io ho provato e riprovato a tendere la mano per cercare il modo di riavvicinarmi a loro; ma se faccio qualche passo avanti e conquisto un po’ di terreno verso di loro, puntualmente succede qualcosa che ci riallontana. E di questo non incolpo nessuno. Purtroppo nella vita ci sono degli imprevisti e ognuno reagisce alle difficoltà in modo diverso. Siamo umani, non macchine per fortuna!
Non ho mai impedito a nessuno di passare del tempo con Rebecca, sarei veramente una pessima persona se lo facessi e non sarei io ma un mostro senza un briciolo di umanità.
Passato il periodo di “reclusione” dovuto alla prematurità della bimba, abbiamo trascorso molto tempo insieme. E la piccola è stata (e ci sta tutt’ora) molto tempo in compagnia dei nonni e degli zii (cuginetto compreso quando in salute) paterni.
Poi, magari, sono fatta male io; però… quando torno a casa dopo una giornata di lavoro lontano dalla mia bimba e dalla mia gatta (mio marito è sempre in ufficio quando arrivo) mi piace avere Rebecca in casa nostra… giocare con lei… fare le cosine con lei… disegnare… giocare nella piscina sul terrazzo… mi piace avere la possibilità di passarci del tempo e non ho mai pensato di lasciarla in casa di là per fare una faccenda domestica è bello sentirla giocare, riempie il mio cuore di gioia e mi da’ energia la sua presenza.


La libertà, come tutte le cose, ha un suo prezzo.
Nel mio caso: mutuo ventennale a tasso variabile e ho pure rifiutato la loro (generosissima) offerta di regalarci 50.000 euro al momento del rogito. Sapevo che ai miei non sarebbe passato neanche per l'anticamera del cervello di fare un simile dono, io ovviamente non possedevo una simile somma e non volevo sentirmi ospite in casa mia.
Concordo pienamente con ciò che hai detto: “La libertà, come tutte le cose, ha un suo prezzo.”
Noi stiamo cercando una casa per conto nostro, per avere un po’ di quella libertà che adesso sentiamo mancare.
Parlando con Giuseppe, gli ho detto che mi piacerebbe riuscire a farcela con le nostre forze e che non è giusto accettare aiuto monetario dai suoi genitori. La situazione familiare di sua sorella è molto ingarbugliata, suo marito si è fatto fregare dalle moine della sua famiglia ed ha acceso molti prestiti che ancora deve finire di pagare e, spesso, mia cognata dev’essere aiutata per pagare una rata o l’asilo di suo figlio. Vorrei poter avere la bacchetta magica e cancellare i debiti di suo marito. Ma purtroppo non ce l’ho. E allora mi limito ad aiutarla come posso. Ascolto i suoi sfoghi, cerco di consigliarla dall’alto della mia esperienza, in fin dei conti ho 10 anni più di lei ed ho vissuto esperienze diverse rispetto a lei.
Cerco di farla ragionare quando parte e sbrocca e quando non riesco io a incrinare il suo guscio protettivo, interviene Giuseppe. Dato che è lei a guardare la bimba, noi la paghiamo come se fosse una tata e con quei soldini lei paga la retta dell’asilo del piccolo e riesce a comprarci alcuni materiali che chiede la scuola. È una piccolezza ma lo facciamo volentieri.
I miei genitori si sono offerti di aiutarci a pagare una parte della casa quando la compreremo, Giuseppe ha accettato il loro aiuto. Io avrei voluto parlarne meglio ed avevo delle riserve sull’accettare il loro aiuto; ma lui ha detto di sì e sembra non essersi pentito della decisione che ha preso.
Ancora non abbiamo trovato niente che ci piace, i prezzi sono troppo alti. Speriamo di trovare presto qualcosa… un nido che sia nostro…
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda clemy il 25 ago 2012, 12:15

Scusa Lu anche io ho trovato alquanto ingiuste le parole che hai rivolto a Chiara, pur ammirando la tua schiettezza. Non conosco Chiara di persona ma sono certa che lei non sia affatto indisponente al dialogo e ai compromessi...anzi forse il punto è proprio questo!!!! Io trovo che lei il compromesso l'abbia sempre cercato ma di fronte a sè ha sempre trovato un muro.
E poi, scusami tanto, il fatto che lei abita in una casa posta nello stesso stabile in cui vivono i suoceri, io trovo assolutamente maleducato e irrispettoso il fatto che loro entrino senza bussare, a prescindere se a Chiara e suo marito sia una comodità economica e non solo il fatto di vivere lì. Le regole che dici tu se le devono tenere per loro, non le devono imporre a Chiara quando sono i suoceri ad andare in casa sua!
Anche io abito in una casa di proprietà dei miei suoceri, la loro è distante un chilometro e mezzo dalla mia, ma quando vengono a trovarmi, anche se hanno le chiavi, suonano i campanello e aspettano che siamo noi ad aprire, suonano anche se il portone è spalancato! Questo scusami significa avere RISPETTO anche se io vivo in casa loro! I suoceri di Chiara evidentemente o per ignoranza o per superficialità o per merito non sanno dov'è di casa il rispetto!
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda briseida il 25 ago 2012, 12:19

Beh, in onore alla verità ho avuto la stessa impressione di Lu sull'argomento animali: prima perchè hai detto che il cane di tuo cognato era "più stupido di lungo", poi il fatto di averlo sculacciato perchè non faceva dormire Rebecca e finalmente aver preferito che viva incatenato invece di educarlo tu quando nessuno lo faceva... Io penso che se uno ama gli animali dovrebbe amargli tutti, non solo i suoi, ma forse sbaglio...
Guarda, il rapporto tra nuore e suocere è sempre difficile, in questi giorni mia suocera mi ha detto che non dovrei usare il mio dialetto per parlare con Ada e l'ho presa malissimo, ma noi non litighiamo mai apertamente, e a volte penso che sarebbe molto meglio chiarire le cose davvero. Ho parlato con una collega e lei mi ha fatto vedere che alla fine quello che conta e che lei ami mia figlia (e su questo non c'è nessun dubbio) e che il bilancio sia positivo. A volte bisogna prendere una certa distanza per rendersi conto delle cose e redimensionare la sua importanza, e credo che questo non riesci a farlo, sicuramente perchè abitate nello stesso palazzo e in questo paese non hai fatto ancora amicizie...
Io ti consiglio di tentare di rilassarti, se no analizzerai sempre ogni minimo dettaglio e tutto diventerà una montagna... Le donne siamo molto diverse degli uomini, siamo più passionali nei rapporti e pensiamo e parliamo di più (a volte troppo), insomma ci facciamo problemi e storie per cose insignificanti, e poi non dimentichiamo mai niente...
Tuo marito ha una famiglia che lo ha curato ed educato, e se lo ami dovreste amare anche la famiglia che lo ha fatto diventare come è, non possono essere cosi diversi tra loro... Mia suocera non capisce certe cose (ad esempio la differenza tra catalano e spagnolo) e avrebbe voluto una nuora più elegante e raffinata, di buona famiglia (non lo ha mai detto ma io ne sono convinta), ma è una brava persona (come i suoi figli) e in fondo vuole solo aiutare.
Siamo qui per ascoltarti e far che tu sia più serena, ma non credo che serva molto aggiungere legna al fuoco, che bruccia già abbastanza da solo... A meno che tu non voglia divorziare (penso di no), devi stare ancora alcun tempo con loro ed è meglio fare un reset e ricominciare da capo, se no la vedo dura...
Per ultimo, volevo avvertirti sul periccolo che qualcuno legga quello che tu scrivi... Nel forum catalano dove partecipo è già succeso, e la cognata offesa ha obbligato l'amministratore a cancellare tutti i messaggi minacciando di denunciarlo se non lo faceva, cosa che in realtà mi pare giusta... A me non piacerebbe que qualcuno parlasse di me in questi termini in un forum pubblico, senza che io potessi diffendermi...
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda clemy il 25 ago 2012, 12:41

Io sono del parere che il tasto RESET bisogna spingerlo contemporaneamente da entrambe le parti (io e mia suocera l'abbiamo fatto, ma per la verità lei ha ancora residui della formattazione) se lo si fa da una sola parte dopo poco tempo si è di nuovo punto e a capo.
Chiara ha solo bisogno di sfogarsi, francamente credo che noi oltre ad essere una valvola di sfogo possiamo essere in grado di farle guardare tutto con occhi diversi...però ci può pure stare la diversità dei caratteri ma ci deve essere rispetto a 360°reciproco, se poi il rilassarsi e il ridimensionare il problema significa diventare veri e autentici fessi, beh no io non lo trovo giusto, anche perchè con il carattere che ha Chiara significherà per lei continuare a sorbirsi e ingoiare bocconi amarissimi.
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda briseida il 25 ago 2012, 13:30

Io non me la sento di fare un giudizio senza sentire l'altra parte e questo è impossibile perchè l'altra parte non è presente, ma da noi si dice che due non litigano se uno non vuole, ed a volte è più saggio non arrabbiarsi e lasciar perdere... In fondo tutto quello che Chiara spiega sono piccole cose che sommate fanno un grande conto...
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Chiara_78 il 25 ago 2012, 13:31

briseida ha scritto:Beh, in onore alla verità ho avuto la stessa impressione di Lu sull'argomento animali: prima perchè hai detto che il cane di tuo cognato era "più stupido di lungo", poi il fatto di averlo sculacciato perchè non faceva dormire Rebecca e finalmente aver preferito che viva incatenato invece di educarlo tu quando nessuno lo faceva... Io penso che se uno ama gli animali dovrebbe amargli tutti, non solo i suoi, ma forse sbaglio...


Vedi Fanny, mi hai fatto notare una volta che spesso si sbaglia a capire il significato di alcune frasi. E di questo devo darti ragione ancora una volta.
Mi spiace di essermi espressa con un intercalare tipicamente toscano che forse non è stato capito e compreso da tutti. Anzi, vedo che non è stato capito visto che anche tu mi fai notare che non amo gli animali.
Io non ho mai detto che sono felice che Max sia stato messo a catena. Me ne dispiace molto, avrei preferito trovare un'altra soluzione ma dovevo pensare alla mia famiglia, a mio padre che si stava riprendendo da un'ischemia. A mia madre che stava cadendo in depressione perchè suo marito stava male e suo fratello stava morendo a causa di un tumore.
Max è finito in secondo piano, anche perchè non avevo nè la testa nè la voglia di seguire la sua educazione.
E per quanto riguarda lo sculaccione che gli ho dato, più che altro gli mandato via la polvere dal pelo, è servito solo per intimorirlo e farlo smettere di abbaiare.
Ma basta che gli dica dal terrazzo di smetterla di abbaiare oppure mi faccio sentire e guardo perchè abbaia (molto spesso perchè ci sono altri cani che si fermano a fare i bisogni sul marciapiede davanti a casa nostra) e lui smette e mi guarda come per dire "li mandi via tu?".
Al che gli lancio un biscotto e evito di sgridarlo. Non sono così senza cuore e priva di emozioni e/o sentimenti.
Se tu crescessi un cucciolo, lo educassi, lo facessi diventare grande e poi il suo vero padrone te lo portasse via cosa faresti? A me, solo il pensiero ha fatto riempire gli occhi di lacrime.

Posto questo, voi siete i moderatori e se ritenete che questi messaggi non debbano stare qua avete la possibilità di cancellarli.
Io capirò e non mi offenderò.
Allo stesso modo, se ritenete che abbia detto e/o scritto qualcosa che vi ha ferito o offeso, accetterò ogni provvedimento che ritenete giusto applicare.
Una cosa vi chiedo: se decidete di sospendermi cancellate tutte le foto di Rebecca dal sito e tutti i messaggi che ho scritto fin'ora non solo questi.
Grazie.

Clemy... Grazie per le tue parole!
Ti abbraccio fortissimo!!!
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda briseida il 25 ago 2012, 13:44

No Chiara, non c'è nessuna offessa per noi, sei tu che potresti avere grossi problemi in famiglia se qualcuno scoprisse questo post... Se per te va bene, per me non c'è nessun problema, ti dico solo di pensarci! Parlo come persona e utente di questo forum, mica come moderattrice...
Sull'argomento cani, capisco il tuo punto di vista, ma pensa alle famiglie che prendono in carico un bambino per un tempo determinato, in fondo è la stessa cosa... C'è chi dice che non vuole animali perchè poi muoiono e fanno soffrire, ed anche questo è vero, ma intanto ti perdi una bellissima esperienza...
Io ero terrorizzata dai cani fino a 13 anni (mi mordevano tutti perchè sentivano la mia paura), poi ne ho trovato uno appena nato che qualcuno aveva butato via in campagna e l'ho portato a casa, cosi ho imparato a amargli e capirgli. Purtroppo a 19 anni sono diventata allergica e non posso più avergli... :(
Non è che tu sei diversa o più conflittiva di me, tutti abbiamo brutti momenti in famiglia e spesso non sappiamo come gestire la frustrazione, ma ingrandire le cose serve solo a aumentare il conflitto e a farti soffrire di più (è come quando stai male al lavoro e non puoi smettere di parlarne, stai sempre peggio). È possibile cambiare la personalità di tuo marito o traslocare ora? Mi pare di aver capito di no... Allora, in realtà c'è poco da fare, magari è meglio concentrarti su altre cose e ignorare le offese.
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Lu il 26 ago 2012, 22:36

Chiara io ti ho dato il mio parere su quanto ho percepito dal tuo post da OSSERVATRICE ESTERNA.
Ovviamente non ho modo di sapere se tu sei la nuova Brigitte Bardot per sensibilità animalista ma dal tuo post si evince altro.
Io non sono ancora suocera (ma mi toccherà) ma sono mamma e devo anche qui dire sinceramente che mi pare già di poter dire che nessuna pancia al mondo sarà più importante di quella di mia figlia (neanche quella della moglie di mio figlio). I nipoti poi saranno un'altra cosa.
Vedi a differenza di te io sono cresciuta in una famiglia definibile un po' menefreghista. I miei sono bene più benestanti dei genitori di mio marito ma non ci avrebbero mai offerto una simile somma (regalo alle nozze e via ANDARE). Fossimo capitati per una cena improvvisata credo che la pizza stracotta sarebbe stato fin troppo (mia madre del resto è famosa su questo forum perchè ha somministrato a un Vic di 20 giorni un biberon di latte vaccino, miele e NesquicK). Mia madre mi odia? Odia i miei bimbastri? No ci ama a modo suo. Mia suocera ama poco me ma molto i miei figli, ma sul "pratico" non l'ho mai colta in fallo. So che ama poco me perchè ce lo siamo dette chiaramente (potevate dubitarne?) Ti racconto questo perchè forse non riesci a leggere ancora completamente gli ingranaggi di tua suocera. Non puoi pretendere che si rapporti con te seguendo un libretto di tue istruzioni, e pensa che c'è gente che ignora completamente ogni regola di buona creanza. Immagina che invece di parlare in dialetto mangiassero con le mani, non credo saresti entusiasta della cosa ma non lo prenderesti come un affronto personale.
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda briseida il 26 ago 2012, 22:52

Lu ha scritto:(mia madre del resto è famosa su questo forum perchè ha somministrato a un Vic di 20 giorni un biberon di latte vaccino, miele e NesquicK)


Tua madre è un mito! :lol: :lol: :lol:
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Re: Sassolini nella scarpa...

Messaggioda Lu il 26 ago 2012, 22:54

A proposito di cose che si evincono dai post. So di sembrare fortemente un'analfabeta di ritorno ma questo è dovuto al fatto che scrivo con una tastiera francese (su cui non trovo , come direbbe il Vic, un tubulo di niente) con una connessione ad intermittenza
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