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ansia da separazione

Annarita Piazza, psicoterapeuta studiosa di prematurità, Bologna

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ansia da separazione

Messaggioda sabprom il 7 ott 2011, 16:25

Sono la mamma di un prematuro, e forse questo è già un marchio! La mia gravidanza non aveva dato problemi, stavo perfettamente, ma una sera il piccolo è nato, senza un perchè, in un'ora e mezza. Da li è iniziato un durissimo periodo: il ricovero in TIN, l'intubazione, il non poterlo nè allattare nè toccare, i probelmi legati ai polmoni, al cuore. E poi finalmente a casa, certo con il monitor e le terapie, ma a casa. Ma altri problemi si sono aggiunti, come per esempio la crisi di coppia, la mia depressione mai curata. Io e il mio piccolo siamo stati tre anni in simbiosi, non è andato al nido, abbiamo avuto momenti bellissi e bruttissimi assieme. Ora stga bene, è cresciuto ed è arrivato il momento dell'inserimento alla matgerna. Dopo 1 settimana in cui tutto è andato benissimo, ora lui si rifiuta di mangiare, al pomeriggio mi rifiuta, è arrabbiatissimo con me, mi caccia via. Da due giorni inoltre il distacco la mattina è straziante: l'educatrice me lo strappa dal braccio, lo spio dalla finestra e vedo che piange. In due settimane ha perso la sua vivacità, ha sempre gli occhi tristi. Eppure le educatrici mi dicono che passati i primi momenti di sconforto, chiacchiera con le maestre e si fa coinvolgere nelle attività. Io sono distrutta, la mattina la passo per la maggior parte del tempo a piangere. Piango perchè mi fa soffrire immensamente vederlo in quello stato, piango perchè mi manca tantissimo, ho un senso di vuoto incolmabile, paragonabile al lutto. Sono sopraffatta dai sensi di colpa perchè temo che la mia ansia possa influenzare i suoi stati d'animo, anche se davanti a lui sono sempre sorridente e parlo con entusiasmo del suo ingresso alla materna, ma sono certa che inconsciamente lui percepisca che nemmeno io sto bene. Come superare questa fase di distacco inevitabile? Ti senti che te lo stanno portando via, che la vita te lo porti via.... dove trovo le risorse per far forza a tutti e due?
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Re: ansia da separazione

Messaggioda daniela250 il 20 mag 2012, 19:36

Cara Sabpron,
prima di tutto parliamo del tuo bambino e poi di te. Il tuo bambino è arrabbiato con te, e te la fa pagare con il cibo, le lacrime e il rifiuto. d'altra parte che altre armi ha per dirti che non se l'aspettava che tu lasciassi all'asilo e non fossi sempre con lui, come fino ad adesso sei stata? Le educatrici, però, ti dicono che dopo i primi momenti di sconforto, partecipa, è bravo, si diverte, perciò non ti preoccupare troppo per lui, è con te che è ancora arrabbiato non col restodelmondo.
La separazione psicologica del bambino dalla madre, con la conseguente individuazione di sè, è un processo che si compie nei primi tre anni di vita. Per la vostra storia ciò non è stato possibile, e il tempo della simbiosi si è prolungato oltre i termini.
Tuttavia per crescere bene il tuo bambino si deve separare da te, e incominciare a scoprire il mondo che gli sta intorno.
Vedrai che la frustrazione e la rabbia di adesso saranno presto compensate e sostituite dal piacere e la gratificazione che proverà nell'esplorazione dei nuovi ambienti e nell'affermazione della sua nascente individualità.
Ora passiamo a te, il tuo dolore è un vero e proprio lutto, una perdita da elaborare e superare. Hai perso il tuo piccolo bambino e la tua immagine di mamma a tempopieno.
Non ti fissare su questo, col tempo il vuoto che ora è dentrodi te, sarà colmato dalle nuove opportunità che la crescita del tuo bambino comporta, prima di tutto la soddisfazione e la felicità di vederlo andare per ilmondo, e poi più tempo libero per te.
Forse potrai ricominciare a pensarti non solo come una mamma, ma anche come una moglie e soprattutto una donna.
Tanti auguri.
Daniela - Psicologa Psicoterapeuta
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