da fabio.mosca il 5 gen 2008, 18:43
Quando si parla di ipotonia muscolare si intende la riduzione del tono muscolare, ovvero di quello stato di normale contrazione dei muscoli che deriva da un complicato e raffinatissimo sistema. Un corretto tono muscolare è alla base del mantenimento della postura e del movimento. Un'alterazione del tono muscolare può derivare da "problemi" a vari livelli e l'individuazione del livello interessato è uno dei maggiori quesiti che si pongono al medico. Va detto poi che in alcuni casi all'ipotonia non corrisponde una particolare patologia, si parla quindi di ipotonia benigna.
L'esame clinico consente di individuare un neonato ipotonico sia attraverso l'osservazione, sia con particolari manovre. Il tono muscolare andrà messo naturalmente in relazione con lo stato e con l'età del bambino (nel sonno è normale che esso presenti un maggior rilasciamento); bisognerà inoltre verificare se l'ipotonia sia diffusa oppure localizzata, se sia simmetrica o no e se ad essa si accompagnino altri segni neurologici, quali dismorfismi, difficoltà/impossibilità di movimento, difficoltà di suzione/deglutizione, problemi di respirazione, se il piccolo sia attento a quanto accade intorno ecc. Un accurato esame clinico con valutazione neurologica specialistica è una tappa fondamentale nello screening diagnostico dell'ipotonia. Da questo, infatti, deriverà la scelta degli accertamenti ematochimici, genetici e strumentali ritenuti prioritari per individuare le cause del problema. Il termine ipotonia racchiude infatti una vasta gamma di patologie a carico del sistema nervoso centrale, del sistema nervoso periferico, malattie muscolari, malattie di origine genetica, metabolica ed endocrinologica. Ritengo utile che a guidare l’orientamento diagnostico sia il clinico; internet costituisce una valida fonte di informazioni ma può essere fuorviante.
Prof. Fabio Mosca
Direttore U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Cattedra di Neonatologia-Universita' degli Studi di Milano
Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena-Fondazione IRCCS