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Batterio omicida...

Un cantuccio in cui potersi sfogare nei momenti peggiori; ma anche il luogo adatto per essere consolati.

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Re: Batterio omicida...

Messaggioda Lorenza il 10 nov 2008, 19:47

Davvero agghiacciante...mi unisco alla preghiera per questi piccoli angeli e le loro famiglie
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Lorenza
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda lu&denise il 10 nov 2008, 19:59

mamma mia...10 bimbi!ma caspita.....
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda 74dani il 10 nov 2008, 21:47

visto che nei tg nazionali non ne parlavano ,magari solo perche prematuri quindi per loro non ancora esseri umani sono andata a cercare notizie su internet ,qui si parla "solo di due casi" di qui uno morto a settembre,spero non stiano nascondendo qualcosa di più grande.Sicuramente il dolore per la morte di un piccolo è grande ancor di più quando si tratta di negligenze dei medici.una preghiera per i genitori credo sia il minimo che possiamo fare.
alessia 21/06/08 31w 985g
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda stefaniabovo il 10 nov 2008, 22:01

Sembra che siano deceduti 10 neonati prematuri da settembre ad oggi:
BATTERIO LETALE IN CLINICA
NEONATI MORTI A CAGLIARI

Il killer si chiama Serratia. Implacabile attacca nenonati indifesi, di appena mezzo chilo e ne mina definitivamente il fragilissimo sistema immunitario. Per la Clinica Macciotta, secondo quanto scrive oggi "L'Unione Sarda", Serratia è sinonimo di incubo: dieci piccoli sono morti da settembre, tutti di appena una settimana, prematuri e con scompensi respiratori. La Serratia aggredisce il sistema gastrointestinale e, nelle condizioni già precarie dei piccoli colpiti,non dà scampo. Nelle Clinica resta aperto il reparto di Rianimazione:il batterio è lì, malgrado le condizioni igieniche garantiscano la massima sicurezza. Senza tregua la caccia al microrganismo: si sono affiancati agli specialisti cagliaritani i responsabili di patologia neonatale del policlinico San Matteo di Pavia, Mauro Stronati e Gianfranco Perotti. Hanno detto che la "Serratia Marcescens" è purtroppo ricomparsa nelle terapie intensive neonatali dei altri centri italiani. La struttura cagliaritana intanto è supercontrollata, ma non è stato ancora individuato il "serbatoio" dove si è sviluppato il microrganismo letale.

L'AZIENDA: SOLO DUE VITTIME Non vi è allarme nel reparto di neonatologia della clinica Macciotta dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari. L'ha precisato la Direzione generale dell'Azienda. «È vero che nella struttura di Terapia intensiva neonatale è stata trovata - spiega una nota - traccia del batterio e che due neonati prematuri sono, purtroppo, deceduti a causa di un'infezione legata alla "Serratia". Il primo decesso è avvenuto nel mese di settembre e, com'è prassi, in seguito ad esso sono state attivate tutte le procedure di profilassi e sicurezza previste dai protocolli internazionali. Procedure tuttora attive che comprendono la separazione dei pazienti, l'irrigidimento delle norme igieniche per il personale ed i visitatori, la bonifica degli ambienti. Attualmente tutti i neonati ricoverati sono tenuti sotto strettissima sorveglianza, trattati separatamente e sono seguiti da equipe dedicate».


Da Tiscali Notizie:

Cagliari, batterio killer in clinica: morti due neonati prematuri
Due neonati prematuri sono morti nel reparto di terapia intensiva della clinica Macciotta a Cagliari per un'infezione provocata dal batterio Serratia.Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera mista di Cagliari, Ninni Murru, in una nota, ridimensiona il numero delle piccole vittime diffuso stamane da un quotidiano sardo e precisa che il primo decesso risale al settembre scorso. Subito dopo il primo caso sono state attivate le procedure di profilassi e sicurezza previste dai protocolli internazionali, assicura il responsabile dell'Azienda mista, che sono tuttora attive: prevedono la separazione dei pazienti, più rigore nel rispetto delle norme igieniche per personale e visitatori, oltre alla bonifica degli ambienti.

Le stesse procedure attivate a Pavia - L'efficacia delle procedure, fa sapere l'Azienda, è stata confermata dal professor Mauro Stronati, direttore della terapia intensiva neonatale del Policlinico di Pavia, uno dei massimi esperti in materia di infezioni ospedaliere, in particolare di quella prodotta dalla Serratia marcescens, che ha dovuto debellare anche nella struttura di cui è responsabile.

I piccoli ricoverati sotto controllo, niente allarmismo - Tutti i neonati ricoverati nella terapia neonatale intensiva, diretta dal professore Vassilios Fanos, sono tenuti sotto stretta sorveglianza, trattati separatamente e seguiti da equipe dedicate, a seconda che siano sani, portatori sani del batterio o contagiati. "Non esiste alcun motivo che giustifichi l'allarmismo", afferma la direzione generale dell'Azienda ospedaliera, che ha ribadito il proprio cordoglio ai familiari delle piccole vittime.

Nella clinica neonatale mortalità tra le più basse - "La terapia intensiva neonatale della clinica Macciotta, la maggiore della Sardegna, non è un luogo di dolore dove i bambini muoiono nel silenzio. E' una struttura efficiente e affidabile che, a fronte di una grande mole di casi trattati ogni anno, vanta uno dei tassi di mortalità fra i più bassi in Italia".

Dopo il primo caso a settembre, il batterio scoperto in una decina di bambini - Ma la maggior parte di loro non manifestava alcun sintomo. I due piccoli deceduti, l'ultimo dei quali il mese scorso, erano sottopeso e molto fragili, quindi esposti alle conseguenze piu' gravi della Serratia, presente nei reparti di neonatologia di tutto il mondo. La direttrice sanitaria dell'Azienda mista, Maria Teresa Orano, sottolinea come i bimbi prematuri ricoverati in terapia intensiva siano di per se stessi ad altissimo rischio. "La mortalità in Italia e' attorno al 33%", spiega. "E noi siamo al di sotto del 10%".
Anna, nata il 21 gennaio 2006 a 23 settimane + 5, peso 745 gr.
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda cristina1740 il 10 nov 2008, 22:16

Grazie stefi...così anche le altre mamme capiscono meglio il dramma...orrore!!
Cristina, mamma di due splendidi gemelli, nati alla 26esima settimana Gabriele I nato e Giulio II con 810 gr di peso.
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda turchese il 10 nov 2008, 22:49

ohhhhhhhhhh e se i miei bimbi fossero ancora in ospedale??? Morirei............. speriamo in bene.
che dire??? A noi è andata bene ma non è giusto per questi bimbi!!!!
Valeria, mamma di Fulvio e Vanessa nati a Bergamo il 6/3/2008, w 24+6. tc
Fulvio, primo gemello, gr 643 ore 9,42 -- Vanessa, seconda gemella, gr 625, ore 9,43.
A casa Vanessa dal 7 giugno 08, Fulvio dal 4 agosto 08
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda silvia73 il 10 nov 2008, 23:05

Non ho sentito dire nulla e ancora bene non capisco se sono 2 o 10 i neonati deceduti....
cmq un pensiero ai genitori e a questi piccoli angeli!

Purtroppo a Pavia mi hanno spiegato che germi, virus e batteri presenti in terapia intensiva e rianimazione sono numerosissimi....anche nei reparti adulti....è il reparto dove si contraggono più infezioni, spesso dovuti alle cannule per l'intubazione....e ovvio, in un corpicino di 500/600 gr. il focolaio di infezione parte velocemente da un posto per prendere poi tutto il corpo....anche daniele ha avuto una candida estesissima partita dai polmoncini proprio a causa del tubo e poi si è propagata in un attimo dappertutto e ha rischiato di portarselo via....
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la nostra storia sul sito www.danielenegro.it
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda Silvia il 11 nov 2008, 7:36

Vi riporto un'agenzia..è di ieri sera..in cui si dice che i bimbi morti pero' sono solo due...E' stata un'esagerazione del giornalista..

BATTERIO IN CLINICA A CAGLIARI, MORTI DUE NEONATI PREMATURI = (AGI) - Cagliari, 10 nov. - Due neonati prematuri sono morti nel reparto di Terapia intensiva della clinica Macciotta a Cagliari, per un'infezione provocata dal batterio Serratia. Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera mista di Cagliari, Ninni Murru, ridimensiona il numero di piccole vittime diffuso stamane da un quotidiano sardo e precisa, in una nota, che il primo decesso risale al settembre scorso. Subito dopo il primo caso sono state attivate le procedure di profilassi e sicurezza previste dai protocolli internazionali, assicura il responsabile dell'Azienda mista, che sono tuttora attive: prevedono la separazione dei pazienti, più rigore nel rispetto delle norme igieniche per personale e visitatori, oltre alla bonifica degli ambienti.

L'efficacia delle procedure - fa sapere l'Azienda - è stata confermata dal professor Mauro Stronati, direttore della terapia intensiva neonatale del Policlinico di Pavia, uno dei massimi esperti in materia di infezioni ospedaliere, in particolare di quella prodotta dalla Serratia marcescens, che ha dovuto debellare anche nella struttura di cui è responsabile. Tutti i neonati ricoverati nella Terapia neonatale intensiva, diretta dal professore Vassilios Fanos, sono tenuti sotto stretta sorveglianza, trattati separatamente e seguiti da equipe dedicate, a seconda che siano sani, portatori sani del batterio o contagiati. "Non esiste alcun motivo che giustifichi l'allarmismo", afferma la direzione generale dell'Azienda mista, che ha ribadito il proprio cordoglio ai familiari delle piccole vittime.

"La Terapia intensiva neonatale della clinica Macciotta, la maggiore della Sardegna, non è un luogo di dolore dove i bambini muoiono nel silenzio. E' una struttura efficiente e affidabile che, a fronte di una grande mole di casi trattati ogni anno, vanta uno dei tassi di mortalità fra i più bassi in Italia".

Dopo il primo caso a settembre, il batterio è stato scoperto in una decina di bambini ricoverati nel reparto. Ma la maggior parte di loro non manifestava alcun sintomo. I due piccoli deceduti, l'ultimo dei quali il mese scorso, erano sottopeso e molto fragili, quindi esposti alle conseguenze più gravi della Serratia, presente nei reparti di neonatologia di tutto il mondo.

La direttrice sanitaria dell'Azienda mista, Maria Teresa Orano, sottolinea come i bimbi prematuri ricoverati in terapia intensiva siano di per se stessi ad altissimo rischio. "La mortalità in Italia è attorno al 33%", spiega. "E noi siamo al di sotto del 10%".
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda mirtilla il 11 nov 2008, 9:03

Un pensiero per questi piccoli e per le loro famiglie
Elisa, mamma di Viola 17/12/2000 e Gabriele 18/04/2007, nati a termine

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Re: Batterio omicida...

Messaggioda 74dani il 11 nov 2008, 14:56

speriamo siano davvero solo due
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda topocristina il 11 nov 2008, 17:14

Sono sconcertata, mi unisco al dolore
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda cristina1740 il 11 nov 2008, 18:15

Oggi ho comprato L'unione sarda, che angoscia la testimonianza di una coppia di genitori........non ho parole.
Cristina, mamma di due splendidi gemelli, nati alla 26esima settimana Gabriele I nato e Giulio II con 810 gr di peso.
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda turchese il 11 nov 2008, 19:07

Silvia anche Fulvio ha avuto un'infezione da candida!!!!!
Valeria, mamma di Fulvio e Vanessa nati a Bergamo il 6/3/2008, w 24+6. tc
Fulvio, primo gemello, gr 643 ore 9,42 -- Vanessa, seconda gemella, gr 625, ore 9,43.
A casa Vanessa dal 7 giugno 08, Fulvio dal 4 agosto 08
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Re: Batterio omicida...

Messaggioda gabriella tolotti il 11 nov 2008, 20:40

turchese ha scritto:Silvia anche Fulvio ha avuto un'infezione da candida!!!!!
Si, anche Fabio, Vale penso sia una cosa abbastanza comune a prematuri estremi come i nostri.
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett.
Pesava 510 gr

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Re: Batterio omicida...

Messaggioda federica il 11 nov 2008, 23:49

Una preghiera per quei bimbi!

Quando Matilde era a Genova, dopo circa un mese, il primario comunicò ai genitori che doveva chiudere il reparto a causa di un'epidemia di serratia. Fecero il tampone a MAtilde che risultò negativo, la bambina fu impacchettata (con il suo corredo di tubi, aghi, monitor, cpap ecc ecc) e trasferita a sirene spiegate in un altro ospedale (per fortuna siamo riusciti a dirottare su Milano, da Genova mandavano in Toscana o ad Alessandria). Il primario riuscì a chiudere in circa due settimane, Matilde lasciò il reparto dopo circa 5 giorni dall'allarme. Non so cosa sia successo agli altri bambini, quanti fossero i casi e con quali esiti, erano stati giorni molto convulsi, c'era molto panico, non si capiva cosa stava succedendo, c'era una specie di silenzio stampa da parte dei medici se non "dobbiamo chiudere, c'è un'epidemia di serratia". Capivamo solo che era una situazione di emergenza. Per fortuna che il reparto fu chiuso, che fu presa la non facile (credo) decisione di sbaraccare........
Purtroppo temo che qs terribile infezione sia molto virulenta e resistente... ecco non so se proprio sia solo "mala sanità".
Pensate che mentre stavano cercando di dirottare Matilde su Milano, due grandissimi ospedali milanesi con TIN avanzatissime, hanno rifiutato il ricovero perchè bambina proveniente da reparto con serratia e con solo il tampone (non esame del sangue) negativo.....
Federica, mamma di Matteo (31/05/2001, a termine) e di Matilde (11/08/2003, 27+4 ws)
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