Ciao a tutte, questa è la storia di Federico. Diciamo che è stata da subito una gravidanza bellissima, niente nausee, nessun problema, io che facevo la super mamma che lavorava anche fino alle nove di sera, tacco dieci ad oltranza ed uscivo a cena una sera sì ed una no. Unico problema, se così vogliamo chiamarlo, era stata la scelta del ginecologo, poichè avevo deciso di farmi seguire a Milano presso la Mangiagalli ma privatamente, anche se non conoscevo in realtà nessuno dei medici che vi lavoravano. All'inizio sono andata proprio a caso, e di questo mi pentirò sempre, visto che mi resterà sempre il dubbio se la villocentesi eseguita male di quel dottore non sia stata la causa della mia placenta piccola. Fatto stà che come dicevo il giorno della villocentesi il medico, mentre si apprestava a fare il prelievo, riceve una telefonata al cell da sua moglie
e subito dopo, a mio giudizio un pò distratto, inizia ad inserire l'ago e a ravanare a più non posso non riuscendo a prelevare che poco liquido. Mi dice di aspettare che lo manda in laboratorio e dopo 15 minuti mi raggiunge in corridoio dicendo che purtroppo il liquido non basta, lui si deve assentare per impegni familiari (portare il figlio dal dentista, come intuito dalla telefonata
) e di affidarmi al suo collega che è bravissimo. N.B. nel frattempo io ero appena uscita dal bagno dove avevo vomitato a causa del primo dolorosissimo tentativo. Col secondo dottore tutto ok, ma da lì ho subito cambiato ginecologo e mi sono fatta seguire da una dottoressa molto preparata e decisamente più seria. Tutto bene i controlli, fino a che alla 27sima settimana la dottoressa rileva un rallentamento della crescita e mi fa eseguire un'eco di II livello dove si riscontrano valori patologici delle resistenze delle arterie uterine e di quella ombelicale. Mi dice, molto gentilmente ma con fermezza che mi devo ricoverare per la salute del bimbo ed io mi sento come colpita da un fulmine a ciel sereno. Resto ricoverata in patologia della gravidanza per 6 settimane, dove fatti tutti gli accertamenti possibili ed immaginabili non emerge nulla cui si possa imputare il rallentamento di crescita, nè a carico mio nè tantomeno del bimbo. Resta il fatto evidente che Federico è molto più piccolo della sua età gestazionale, la placenta piccola anche se di liquido ce n'è in abbondanza e quindi si attende solo che si arresti in modo evidente la crescita per farlo nascere e crescere meglio fuori dalla pancia. Giovedì 15/12/2005 nasce così Federico (DPP 03/02/2006), 1270g per 37 cm! All'inizio è stato subito ricoverato in Tin, dove è rimasto intubato per 4 giorni e per altri 3 in nasal-CPAP. Da subito però me l’hanno fatto toccare nell’incubatrice e dopo pochissimo l’ho tenuto in braccio per ore grazie alla marsupio-terapia, benedettissimo ed emozionantissimo pieno di coccole e vera manna dal cielo per bimbo, mamma e papa. Poi è passato nei vari settori di terapie subintensive, ma sostanzialmente è sempre stato bene, alimentato con latte materno che riuscivo a tirare anche a casa ed ha preso pian piano un peso accettabile fino alle dimissioni il 1° Febbraio 2006, 1870g per 43 cm. Praticamente un puffo, ma fortunatamente sano come un pesce!