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Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Problemi e dubbi in Terapia Intensiva Neonatale

Moderatore: mariateresa

Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda yuppa il 29 dic 2008, 20:47

Per il parto di Selene io sono stata ricoverata per i canonici 3 giorni, mia figlia per 4.
Nonostante la gioia della nascita di Selene, per me sono stati tra i giorni più brutti della mia vita. Non perchè la bimba stesse male, anzi, tra tutti i bimbi in tin era la più grande e cicciottina, praticamente in tin solo per precauzione. Sono stati giorni traumatici PER ME, la mamma.
Oltre al dispiacere di non aver potuto tenere li sul mio petto Selene appena nata, se non per qualche minuto (questa è una privazione che certo accomuna tutte le mamme dei prematuri, ma che non mi spiego nel caso di un indice APGAR 9-10 come quello del mio caso), quello che mi ha distrutta è stato il fatto di aver avuto una montata lattea fenomenale ma di non aver avuto nessuno del personale medico che mi abbia spiegato fin da subito che, come tutti i bimbi nati dalle 35 settimane in già, finchè Selene non avesse aumentato la forza della suzione, era OVVIAMENTE necessario l'uso del tiralatte a disposizione, con conseguente seno dolorosissimo, la paura di un ingorgo e la doppia spremitura manuale del seno fattami dall'ostetrica di turno, che ho vissuto al pari di una violenza vera e propria.
E poi, anche quando finalmente l'ostetrica privata mi ha spiegato come si fa per l'allattamento di un prematuro, NESSUNO del personale ospedaliero che mi abbia messo a disposizione un tiralatte da usare nella mia stanza o che mi accompagnasse nella stanza dei tiralatte o in TIN in sedia a rotelle. Risultato: un "su e giù" ininterrotto ogni tre ore, già dal secondo giorno, tra reparto mio e TIN. Non mi reggevo in piedi e con l'episiotomia paramediana era una tortura sia andare sue e giù che stare seduta per tirare fuori il latte, allattare, mangiare... tutto. Le altre mamme si riprendevano dal parto riposando, io ero praticamente sempre in giro.
Sono rimasta traumatizzata e sto cercando una mamma che abbia vissuto un esperienza simile perchè vorrei sentirmi finalmente compresa, visto che NESSUNO dei miei cari sembra aver capito l'esaurimento che ho fatto e tutti si aspettavano che io fossi semplicemente e solamente felice di essere diventata mamma.
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda stefaniabovo il 29 dic 2008, 22:55

Ciao e benvenuta!
Qui troverai tante mamme che hanno avuto esperienze veramente drammatiche, sia dal punto di vista del ricovero in ostetricia o ginecologia (addirittura Terapia Intensiva...), sia dal punto di vista della degenza dei propri figli in Terapia Intensiva Neonatale...
Ti possiamo capire benissimo...

Dalla mia esperienza personale ti posso raccontare che il secondo giorno dopo la nascita di mia figlia Anna, la dottoressa di turno in ginecologia mi ha prescritto le pastiglie per non farmi venire la montata lattea... (consideravano Anna un aborto...)
Le pastiglie non le ho mai prese e mi ricordo che dissi a quella simpaticona di dottoressa che mia figlia era viva!
(poi l'ho allattata io!)
La mastite, poi, l'ho avuta due volte.... Un dolore allucinante....

Ma, poi passa tutto, piano piano si ritorna alla normalità...

Un bacione a Selene!
Anna, nata il 21 gennaio 2006 a 23 settimane + 5, peso 745 gr.
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Andrea, nato a termine il 21 novembre 1999, peso 3.560 gr
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda tissy il 30 dic 2008, 0:04

acc stefania mammamia che brutta esperienza
e ci fanno anche i medici questi qua bahhh
Tissy mamma di Luca nato il 7/11/2008 alla 31 settimana peso alla nascita 1480, lunghezza 40 cm.


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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda Alessandra il 30 dic 2008, 0:07

Per la lontananza dal proprio figlio credo che praticamente tutte, qui, l'abbiamo vissuta. Quando è nato Francesco lui è stato ricoverato nella Terapia Intensiva Neonatale, io nella Terapia Intensiva dal mercoledì sera al venerdì pomeriggio, ovviamente non l'ho visto fino a quel momento se non un istante appena nato prima che lo portassero via di corsa.
Per il resto, a parte i vari traumi che si vive poi frequentando più o meno a lungo la TIN, il personale era splendido e le mamme vengono aiutate molto in tutto. Conoscendo dai vari racconti le altre realtà ospedaliere quella del Burlo di Trieste è una bella eccezione.
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda yuppa il 30 dic 2008, 12:30

Alessandra scusa! Lo immagino bene che qui tutte abbiate sofferto per il distacco troppo repentino dal proprio figlio subito dopo la nascita, non intendevo certo fare la vittima: lo so che qui ci sono storie molto più drammatiche della mia, in cui il bambino rischiava la vita.
Per non parlare di quello che ci ha appena scritto stefaniabovo, a cui volevano dare le pastiglie per togliere il latte, una cosa che quando l'ho letta mi ha fatto venire i brividi! Mamma mia! stefania ma l'hai poi denunciata quella dottoressa?! Se lo sarebbe meritato! Che roba....

Intendevo dire, Alessandra , che nonostante ormai sia acqua passata e Selene abbia ormai 2 mesi e 10 giorni, mi è rimasta una sorta di "cicatrice" nell'anima e mi rammarica enormemente non avere la comprensione dei miei cari. Non sono stata rraumatizzata dal parto, ma dallo strapazzo che ho fatto solo a causa del fatto che la struttura ospedaliera metteva i bastoni tra le ruote all'allattamento, invece che favorirlo. UN'altra forse al posto mio avrebbe desistito, non so, io invece ne facevo uno scopo di vita e piuttosto mi debilitavo io.

Il fatto è che la mia famiglia è sempre stata poco sensibile ed altruista di natura. A parte il fatto che sfortuna vuole che mia mamma non poteva essermi vicina perchè proprio in quel periodo era ricoverata per un piccolo intervento, ma comunque, anche se così non fosse stato, non penso avrebbe saputo gestire la cosa: non avrebbe mai avuto "gli attributi" per cantargliene quattro al personale ospedaliero che non mi seguiva adeguatamente ne l'intuizione di trovarmi un'ostereica esterna a cui rivolgermi.
L'unica cosa che doveva fare bene l'ha sbagliata completamente, ossia è andata a vedere la bambina per la prima volta mentre io non c'ero, e quando mi sono messa a pianger eper questo, perchè volevo esserci, lei ha detto che piangevo per causa degli ormoni).
Mia sorella poi, che è un pò più giovane di me (ma è adulta) e non ha figli, addirittura si stupiva perchè quando mi veniva a trovare la sera io non avevo voglia di chiaccherare del più e del meno con lei, e quasi se ne risentiva.
Quanto a mio marito...beh è una persna fantastica però è pur sempre un maschio, quindi non sa cosa vuol dire essere separati dalla propria stessa carne, riprendersi dal parto, avere i punti (tanti!) proprio la dove ti siedi, navigare nella tempesta ormonale post-parto, avere dolori al seno, subirne la spremitura manuale, usare il tiralatte... lui vedeva che le altre mamme dopo 4 giorni stavano benino (ci credo, stavano a letto con loro mamma di fianco ad aiutarle in tutto e avevano il bimbo in stanza con loro che ciucciava già dal seno) e pensava che se io ero ancora così debole, fiacca e dolente era solo perchè sono una lamentona. Anche una volta tornati a casa, non riusciva a gestire con calma le mie crisi di pianto e di isteria che scaturivano per un nonnulla e, cosa assurda, non riusciva a fregarsene del fatto che la casa rimanesse in disordine. Dopo neanche una decina di giorni dal parto, si aspettava che facessi tutto come prima di partorire, anzi meglio, visto che non avevo più il peso del pancione! "Uffa quanta pazienza devo avere: ti lascio a casa dal lavoro" (lavoriamo nella stessa azienda e lui è il titolare) "e quindi in ufficio mi sobbarco anche le tue mansioni, e ti chiedo solo di occuparti di casa...Vabbè uffa, ci penso io a cucinare il pranzo...Signore Dio quanta pazienza...".
Ho provato a fargli capire, ma lui trova che solo chi come voi ha avuto il bimbo a rischio, ricoverato per giorni e giorni in tin, ha diritto di lamentarsi e sentirsi traumatizzata.

Cosa mi consigliate per fargli capire? Non avendo una famiglia su cui fare affidamento, la comprensione e la stima di mio marito sono per me molto molto importanti. Se qualcuna di voi vuole scrivergli qualcosa, poi glielo faccio leggere. Magari se glielo dite voi capisce che non sono una semplice frignona.
stefaniabovo ha scritto:Ciao e benvenuta!
[...] Ti possiamo capire benissimo...
[...] poi passa tutto, piano piano si ritorna alla normalità...
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda Alessandra il 30 dic 2008, 13:03

:D Non intendevo assolutamente che sei una frignona ma appunto che qui tutte possiamo comprenderti perchè abbiamo vissuto tutte il distacco dal proprio figlio.
Può essere che tu sia un po' depressa per non aver potuto vivere il parto come lo sognavi. Dillo chiaro a tuo marito che hai bisogno di riprenderti e che ci vuole tempo, non qualche giorno ma sicuramente qualche mese!, non siamo mica tutti uguali, non affrontiamo le cose nella stessa maniera, e i tempi non sono uguali per tutti... Mi ci sono voluti anni per riprendermi e la mia non è di sicuro la storia più drammatica che puoi leggere qui :wink:
Più su che cosa dire a tuo marito (puoi sempre dirgli di fare un giretto nel sito :wink: ) ti posso consigliare di iniziare a guardare il bicchiere mezzo pieno, la tua bimba che sta bene ed è sana, le cose positive, insomma, cercare di bilanciare le cose brutte con le cose belle.
Io sono "crollata" una volta arrivata a casa con Francesco. Prima ho tenuto duro e probabilmente è stato fondamentale il sostegno del personale della TIN, poi mi sentivo un po' persa... Infatti ero contenta di tornare in ospedale per i follow up.


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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda vere il 30 dic 2008, 14:47

Quoto Alessandra:
Anche io ricordo con gioia il ritorno dai controlli del follow-up. Mi pervadeva un senso di liberazione anche perche’ fortunatamente ricevevo sempre buone notizie e anche quando all’inizio potevano non essere bellissime venivano sempre dette con garbo.

****
Yuppa, in quanto a tuo marito dovrebbe capire che la vita , per fortuna, non e’ fatta solo di tragedie ma anche del quotidiano e ognuno vive le sue. Tutto e’ relativo. Penso anche pero’ che se tuo marito ti da qualche scossone forse lo fa per tirarti su, per cercare di farti superare questo momento …. Anche la sua vita e’ stata stravolta….anche lui e’ diventato genitore. Insomma la verita’ sta sempre nel mezzo.

Anche io sai quando e’ nato il mio primo bambino ho vissuto un po’ la tua esperienza. (Solo che io avevo poco latte :evil: …. E ovvio questo e’ stato un grande cruccio e motivo di pianti ).
Quando e’ nato , con gli stimolanti a seguito gomitata dell’ostetrica….. (e’ nato alle 14.05…. alle 14.00 smontavano…..) non me lo hanno fatto vedere e me lo hanno riportato dopo averlo lavato e
vestito con la sua tutina rossa….. Nel frattempo il medico cuciva, cuciva…. Sono rimasta shoccata per settimane…. Giuro. Ora se mi guardo indietro sorrido, (anche io e mio marito avevamo 30 anni quando siamo diventati genitori per la prima volta) vedrai che tra un po’ lo farai anche tu!
Noi siamo qui , se vuoi aspettiamo insieme quel giorno!!!
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda cheti il 30 dic 2008, 19:38

Ctredo che sia un peccato che tu non sia in forma per goderti -fra pianti, puppate, mancanza di sonno ecc ecc- i primi mesi della tua piccola. Può essere che tu abbia bisogno di aiuto. Quando mio figlio (dopo circa tre mesi fra tin e sub-tin) è stato dimesso ero molto stanca, ho avuto un crollo ma non accettavo di non poter essere felice proprio quando ero finalmente riuscita a portare a casa il mio bambino: mi sono rivolta ad una psicologa/psichiatra per un aiuto, compreso quello farmacologico, durato circa due/tre mesi.
Cheti, mamma di Giulio nato di 27+0, 880 gr. e di Valerio nato di 37+3, 2600 gr.
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda tissy il 30 dic 2008, 20:49

ecco A proposito di quello che ha detto cheti, qualcuno conosce qualche bravo psicologo a roma?
io sto avendo il crollo dopo questi mesi in cui ho cercato di tenermi su, adesso mi rendo conto che sto in carenza di energie fisiche e mentali, prooprio ora che posso godermi Luca e che soprattutto lui ha bisaogno di una mamma in forma, invece non riezco a doormire se non 2 o 3 ore al giorno in tutto, e non mi sento per niente in me, ..
penso di avere bisogno di un aiuto esterno ....
ma non so a chi rivolgermi, non voglio andare da uno a caso....
se qualcuna di voi mi darà un'indicazione ne sarò ben felice
Grazie!
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda silvia73 il 31 dic 2008, 0:21

Cara Yuppa, quello che ti posso dire io, alla luce della mia esperienza, è di cacciare via i cattivi pensieri, per iniziare a goderti la tua bimba come entrambe meritate!

Il mio primo figlio è nato a 35 sett. come la tua, ho chiuso casa e mi sono trasferita in una stanzetta d'ospedale per le mamme dei prematuri giorno e notte, per un tempo indeterminato, che poi è durato 20 gg....l'ho portato a casa, dopo 40 gg non avevo più latte, a due mesi ho fatto una corsa folle in ospedale per un'ernia strozzata per cui stava perdendo i testicoli, trasferimento a brescia da piacenza per l'intervento in urgenza...insomma non ero ancora a casa che sono tornata in ospedale.....io dovevo curarmi per la gestosi che avevo avuto ed ero debolissima!

Poi è arrivato Daniele.....una hellp sindrome che ha rischiato di portarsi via entrambi, il parto d'urgenza a 23 sett. + 4, i medici che non gli danno speranza, la rianimazione per me e 4 mesi di tin per lui.....e la montata lattea inibita con le pastiglie per le mie gravi condizioni di salute....

certo, tutto è relativo, certe cose sono difficili all'inizio da mandare giù, ma quando tutto finisce bene, bisogna guardare avanti, anche con un aiuto esterno eventualmente. Guarda la tua bimba, è sana, cresce bene, la allatti tu.....è già un ottimo traguardo no???
Silvia - mamma di:
- Andrea - 10.03.1995 - 35 sett. 2200 gr
- Daniele - 23.02.2005 - 23 sett. + 4 gg 560 gr
la nostra storia sul sito www.danielenegro.it
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda noelia75 il 31 dic 2008, 0:39

yuppa ha scritto:Per il parto di Selene io sono stata ricoverata per i canonici 3 giorni, mia figlia per 4.
Nonostante la gioia della nascita di Selene, per me sono stati tra i giorni più brutti della mia vita. Non perchè la bimba stesse male, anzi, tra tutti i bimbi in tin era la più grande e cicciottina, praticamente in tin solo per precauzione. Sono stati giorni traumatici PER ME, la mamma.
Oltre al dispiacere di non aver potuto tenere li sul mio petto Selene appena nata, se non per qualche minuto (questa è una privazione che certo accomuna tutte le mamme dei prematuri, ma che non mi spiego nel caso di un indice APGAR 9-10 come quello del mio caso), quello che mi ha distrutta è stato il fatto di aver avuto una montata lattea fenomenale ma di non aver avuto nessuno del personale medico che mi abbia spiegato fin da subito che, come tutti i bimbi nati dalle 35 settimane in già, finchè Selene non avesse aumentato la forza della suzione, era OVVIAMENTE necessario l'uso del tiralatte a disposizione, con conseguente seno dolorosissimo, la paura di un ingorgo e la doppia spremitura manuale del seno fattami dall'ostetrica di turno, che ho vissuto al pari di una violenza vera e propria.
E poi, anche quando finalmente l'ostetrica privata mi ha spiegato come si fa per l'allattamento di un prematuro, NESSUNO del personale ospedaliero che mi abbia messo a disposizione un tiralatte da usare nella mia stanza o che mi accompagnasse nella stanza dei tiralatte o in TIN in sedia a rotelle. Risultato: un "su e giù" ininterrotto ogni tre ore, già dal secondo giorno, tra reparto mio e TIN. Non mi reggevo in piedi e con l'episiotomia paramediana era una tortura sia andare sue e giù che stare seduta per tirare fuori il latte, allattare, mangiare... tutto. Le altre mamme si riprendevano dal parto riposando, io ero praticamente sempre in giro.
Sono rimasta traumatizzata e sto cercando una mamma che abbia vissuto un esperienza simile perchè vorrei sentirmi finalmente compresa, visto che NESSUNO dei miei cari sembra aver capito l'esaurimento che ho fatto e tutti si aspettavano che io fossi semplicemente e solamente felice di essere diventata mamma.

Mi ritrovo in tutto ciò che scrivi...mi hai riportata indietro a due anni fa...il trauma di essere separata dalla mia bamibnina e il dolore fisico che hai perfettamente descritto....un esperienza dura da dimenticare, ma ti assicuro che un pò passa...almenocosì è stato per me!Le persone vicine difficilmente capiscono quello che si può provare...io e mio marito eravamo considerati esagerati e nessuno ci ha capiti. Qui in questo forum ho trovato il giusto conforto,un aiuto incredibile. Piano piano tutto viene superato...
ci vorrà tempo ma sarà così.
un bacio
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda cristina1740 il 31 dic 2008, 8:33

Qui tutte noi ti capiamo benissimo, certo che non avendo una famiglia su cui contare...sembra tutto molto più difficile(anche io nessuno) sopratutto quando si hanno delle cicatrici profonde, io a distanza di 6 anni ancora me le trascino... ma bisogna cercare di conviverci serenamente anche con le cose che ci feriscono, se no si rischia di trasportare il nostro malessere ai nostri cuccioli (che non meritano!!) quindi..quando vorrai sfogarti noi tutte siamo qui, e come dissi in un'altro post, non si pesano su un piatto di bilancia i dolori, ognuno di noi ha vissuto il proprio dramma in maniera diversa....ma c'è stato!! ti faccio i miei auguri...
Cristina, mamma di due splendidi gemelli, nati alla 26esima settimana Gabriele I nato e Giulio II con 810 gr di peso.
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda yuppa il 3 gen 2009, 15:12

Grazie di cuore a tutte, in particolar modo a noelia75 che è esordita dicendo addirittura di essersi ritrovata in tutto ciò che ho raccontato della mia esperienza della degenza un ospedale.
Adesso, se guardo come sto rispetto ad allora e ad i primi giorni trascorsi a casa, ovviamente non c'è paragone. :D
Ammetto che non mi sento ancora la stessa persona di prima di rimanere in cinta :oops: . Ho molte meno energie, voglia di tenere in ordine la casa e di cucinare, invitare ospiti...etc zero. Ma forse questa è una cosa normale per tutte le mamme di bambini così piccoli (due mesi e mezzo) o almeno spero che sia così e che quindi, la mia sensazione di inadeguatezza, sia solo dettata dall'atteggiamento vittimistico di mio marito che mi accusa di trascurarlo (come augurio per il 2009 mi ha detto: "Vediamo se nel 2009 tornerai a svolgere per bene le faccende domestiche" frasi che fanno sentire proprio amate e comprese eh! :roll:) o che sia colpa di una famiglia assente (siamo qui tutti e tre, papà mamma e piccola, con il raffreddore, e dove sono i miei? In settimana "bianca") che mi induce subconsciamente a pensare "forse non mi aiutana nessuno perchè in realtà non avrei bisogno di aito, sono io che, essendo inadeguata a gestire la situazione da sola, la trovo pesante).
Mi rendo conto di essere qui a contare i giorni affinchè mia figlia cresca:
- non sia più così inerme e cominci a poter esprimere le sue necessità con la parola (è un ansia cercare di intuire di cosa ha bisogno temendo di non rendersi conto di qualche cosa)
- dorma la notte intera (cos' dormo anche io)
- le si sviluppi bene la bocca dello stomaco così non avrà più più l'RGE, che mi fa sempre temere che soffochi nel sonno
- arrivi allo svezzamento e mangi le pappine, così finirà il fastidio alle tette

Mi vergogno di questa impazienza, tanto. Una brava mamma dovrebbe volere il contrario: godersi la bimba così piccola, tenera e dolce bamboliona deliziosa, un'eta che passa veloce e che non tornerà più. Io invece vorrei rimettere la bambina dentro la pancia, al calduccio, per una settimana ed andarmene in ferie lontano da tutto e tutti!
Certo, è vero che a causa dei problemi economici e dei debiti che abbiamo, l'ultima vacanza è stata il viaggio di nozze (due anni e mezzo fa), quindi forse è anche per questo che vorrei "staccare" dalla routine. E' anche vero che la gravidanza è stata tutt'altro che serena a causa del timore di seri problemi di salute della bimba (ho fatto anche la villocentesi tardiva e la risonanza magnetica...) e quindi ho addosso un accumulo di ansia materna che non riesco a smaltire (anche perchè anche se in parte si è visto he sembra essere tutto ok, solo con la crescita si saprà!), Di questa preoccupazione x la sua salute non ne parlo (se non qui con voi) ma mannaggia... possibile che ci sia sempre un motivo per non essere sereni? Forse sono io che non vado bene. Un'altra al posto mio avrebbe forse saputo lasciarsi tutto alle spalle e "rinascere" rinvigorita dall'amore per la creatura. Io no. Me ne sento troppe addosso. Dolore x non avere la famiglia vicina che aiuti e comprenda, marito extra-esigente, preoccupazione per la salute della piccola, debiti spaventosi, il corpo che tarda a riprendersi (fare l'amore è ancora una tortura ma ogni tanto,esasperata dalle lamentele, mi ci sottopongo)... che devo fare? Parlarne con uno psicologo? E poi? mica può risolvere queste problematiche. Che fatica alzarsi dal letto la mattina!
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda Alessandra il 3 gen 2009, 15:44

yuppa ha scritto:Mi vergogno di questa impazienza, tanto. Una brava mamma dovrebbe volere il contrario: godersi la bimba così piccola, tenera e dolce bamboliona deliziosa, un'eta che passa veloce e che non tornerà più. Io invece vorrei rimettere la bambina dentro la pancia, al calduccio, per una settimana ed andarmene in ferie lontano da tutto e tutti!

(...)

Parlarne con uno psicologo? E poi? mica può risolvere queste problematiche. Che fatica alzarsi dal letto la mattina!


Non vergognarti, penso che tutte più o meno abbiamo in mente quelle belle mammine truccate, pettinate, sorridenti, che vediamo sulle riviste come Donna&Mamma... Invece la realtà è ben diversa :wink:

Lo psicologo può aiutarti a ridimensionare i problemi, a rivedere le priorità, a far chiarezza dentro te stessa.
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Re: Ino ospedale la bimba stava bene, io no!

Messaggioda cristina1740 il 4 gen 2009, 3:11

Esatto ale....
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