A PAVIA NUOVA ARMA CONTRO MALATTIE OCULARI BIMBI
Inviato: 23 nov 2009, 12:40
MILANO, 20 NOV - Nella Clinica oculistica del Policlinico san Matteo di Pavia è in funzione la RetCam3, un'apparecchiatura di ultima generazione per la diagnosi e la terapia di molte patologie oculistiche del bambino. Il suo uso più importante è per la retinopatia del bambino nato pre-termine, malattia per la quale il san Matteo è uno dei centri di riferimento nazionale.
"In Italia - spiega il san Matteo, che ha ricevuto lo strumento grazie a una donazione della Fondazione Banca del Monte di Lombardia - sono funzionanti altri 25 modelli precedenti di RetCam, ma il nostro modello è quello tecnologicamante più avanzato. Il sistema consente l'acquisizione rapida di immagini e video digitali dell'occhio, a grande campo ed elevata risoluzione, e un'avanzata analisi fluorangiografica", ovvero del reticolo di vene e arterie dell'organo visivo.
Negli ultimi anni, la retinopatia dei neonati pretermine "ha assunto caratteristiche ed evoluzione del tutto imprevedibili e di estrema aggressività - spiegano gli esperti - a fianco della forma 'classica' stiamo assistendo infatti alla comparsa della forma 'aggressiva', di difficile gestione ed ad altissimo rischio di insuccesso".
Ma ora, con la RetCam3 "la nostra capacità diagnostica nei confronti della retinopatia del prematuro si è notevolmente potenziata - dice Paolo Emilio Bianchi, direttore della Clinica oculistica del san Matteo - con una ricaduta fortemente positiva sulla gestione terapeutica della malattia. Prima il trattamento era fondato esclusivamente sul giudizio clinico. Ora, non solo il quadro retinico e lo stadio della malattia sono documentabili; ma è possibile avere informazioni esaustive sul grado e sull'evoluzione nel tempo dei vasi sanguigni della retina", un fattore indispensabile per comprendere e gestire al meglio la retinopatia.
Già diversi prematuri, ricoverati presso la struttura di patologia neonatale del san Matteo, hanno beneficiato di questa nuova strumentazione. "L'esame fluorangiografico - prosegue Bianchi - è fondamentale nella diagnosi tempestiva di recidive, e permette di pianificare al meglio il momento migliore e il punto preciso in cui fare il trattamento. Anticipare i tempi ci ha permesso di fare un trattamento più leggero, più sicuro e più mirato, migliorando sia la prognosi anatomica che funzionale della retinopatia.
L'introduzione di tali procedure, rese possibili solamente con l'utilizzo della RetCam3, ha segnato una nuova ed importante tappa nel percorso delle innovazioni clinico-diagnostiche e terapeutiche del nostro Centro".(ANSA).
"In Italia - spiega il san Matteo, che ha ricevuto lo strumento grazie a una donazione della Fondazione Banca del Monte di Lombardia - sono funzionanti altri 25 modelli precedenti di RetCam, ma il nostro modello è quello tecnologicamante più avanzato. Il sistema consente l'acquisizione rapida di immagini e video digitali dell'occhio, a grande campo ed elevata risoluzione, e un'avanzata analisi fluorangiografica", ovvero del reticolo di vene e arterie dell'organo visivo.
Negli ultimi anni, la retinopatia dei neonati pretermine "ha assunto caratteristiche ed evoluzione del tutto imprevedibili e di estrema aggressività - spiegano gli esperti - a fianco della forma 'classica' stiamo assistendo infatti alla comparsa della forma 'aggressiva', di difficile gestione ed ad altissimo rischio di insuccesso".
Ma ora, con la RetCam3 "la nostra capacità diagnostica nei confronti della retinopatia del prematuro si è notevolmente potenziata - dice Paolo Emilio Bianchi, direttore della Clinica oculistica del san Matteo - con una ricaduta fortemente positiva sulla gestione terapeutica della malattia. Prima il trattamento era fondato esclusivamente sul giudizio clinico. Ora, non solo il quadro retinico e lo stadio della malattia sono documentabili; ma è possibile avere informazioni esaustive sul grado e sull'evoluzione nel tempo dei vasi sanguigni della retina", un fattore indispensabile per comprendere e gestire al meglio la retinopatia.
Già diversi prematuri, ricoverati presso la struttura di patologia neonatale del san Matteo, hanno beneficiato di questa nuova strumentazione. "L'esame fluorangiografico - prosegue Bianchi - è fondamentale nella diagnosi tempestiva di recidive, e permette di pianificare al meglio il momento migliore e il punto preciso in cui fare il trattamento. Anticipare i tempi ci ha permesso di fare un trattamento più leggero, più sicuro e più mirato, migliorando sia la prognosi anatomica che funzionale della retinopatia.
L'introduzione di tali procedure, rese possibili solamente con l'utilizzo della RetCam3, ha segnato una nuova ed importante tappa nel percorso delle innovazioni clinico-diagnostiche e terapeutiche del nostro Centro".(ANSA).