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Spiegare la prematurità al proprio figlio

Area per parlare della crescita dei bimbi da 0 a 3 anni.

Moderatore: briseida

Spiegare la prematurità al proprio figlio

Messaggioda Silvia il 8 giu 2007, 16:18

Allora..per Ric è ancora presto, ha dieci mesi e per ora il problema nn si pone.
Mi chiedevo pero' a chi ha i figli piu' grandi se avete parlato della loro nascita, se avete detto loro che erano prematuri. Quando lo avete fatto? E che termini avete usato? Quale il tono? E la loro reazione?
Io avro' anche il problema di dirgli che aveva un gemellino, spero che nn rimanga troppo colpito da questo. Fatemi sapere! Grazie.
Silvia
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Messaggioda Jenny il 8 giu 2007, 16:28

Me lo chiedo pure io!
Per il momento guardiamo le sue foto in incubatrice, con cavetti, tubi e monitor, ma per lei è la normalitä, non ha mai visto altro per fare un paragone e non so neanche se alla sua età (4 anni il prox novembre)farebbe domande. A settembre andrà all'asilo e ho paura dei paragoni o delle robe tipo, porta la foto di quando sei nato....voi cosa fareste? Barereste alla grande dandogli una fotina scattata poco prima delle dimissioni o foto in incubatrice?
Jenny
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Messaggioda Silvia il 8 giu 2007, 16:40

Io barerei..ehhehe.. Ci sono foto di patacecio in patologia nel lettino che sembra appena nato - invece ha quasi tre mesi..
Aspettiamo notizie dai veterani cmq! :o
Silvia
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Messaggioda federica il 8 giu 2007, 17:15

I miei bambini adorano la storia di quando sono nati ...e la loro è molto diversa...
A Matilde l'abbiamo sempre raccontato, o meglio quando lei ce l'ha chiesto glielo abbiamo raccontato. Lei ci ha chiesto questa cosa circa 1 anno fa (oggi ha quasi 4 anni), quando ce l'ha chiesta il fratello. Forse un po' prima della media, ma si sa che chi ha fratelli segue a ruota.
Non le è sembrato niente di strano, semplicemente il fratellone è nato ciccio e dopo 3 gg è venuto a casa, lei è nata piccola come una barbie ed è stata 2 mesi in incubatrice ("tutta nuda" come dice il fratello!) in ospedale. Credo che i bambini vivano le cose in modo più "semplice" se non ci sono troppi misteri da parte dei genitori.
Noi non abbiamo fatto foto in ospedale, la prima foto di Matilde è stata scattata da mio fratello dopo 2 ore che era arrivata a casa. Ma d'altro canto, anche Matteo non ha foto in ospedale... Nessuna differenza quindi.
All'asilo non ci hanno chiesto foto appena nati. Se ce l'avessero chiesta e l'avessi avuta, avrei comunque dato quella a casa.
Un abbraccio
PS Io sono terrorizzata quando le mie belve mi chiederanno COME nascono i bambini... per ora ci siamo limitati alla preghiera all'angioletto per mandarci un bambino/a speciale e al semino che "arriva" nella pancia di mamma.
Federica, mamma di Matteo (31/05/2001, a termine) e di Matilde (11/08/2003, 27+4 ws)
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Messaggioda Marco il 8 giu 2007, 18:29

Francamente non abbiamo mai spiegato niente a Francesca, se ci e' capitato di dover giustificare la sua taglia rispetto all'eta', pero', non ci siamo mai fatti problemi e la parola "PREMATURA" non e' mai stata nascosta, anzi...
Lei, che ' furba come un gatto, ha capito che e' nata piccolissima e che e' stata in ospedale per un lungo periodo, ma non ha mai fatto domande.
Ci sara' un giorno in cui mi sono ripromesso di portarla in reparto e mostrarle i cuccioli nelle loro casette trasparenti.
Dovro' lottare con mia moglie che dell'argomento prematuri non ne vuole mai sentire parlare.
Lei ha esorcizzato il problema, cancellando la memoria di quei 5 interminabili mesi.
Io invece ho sconfitto il dolore del ricordo di quei giorni tremendi, entrando a fondo nella prematurita' e rimanendo in contatto costante con questa comunita' e con la Mangiagalli.
Ci sara' di sicuro un momento i cui, pero', dovremo fornire in dettaglio le spiegazioni della nascita a mia figlia e di sicuro sara' difficile per la diversa impostazione che cisascuni di noi due genitori vorra' dare.
Mah...
Aspettiamo il momento giusto...
:roll:
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Messaggioda sandra il 9 giu 2007, 10:00

anche noi... ci siamo... Tommy era a casa di mia zia con mia mamma e la gatta di mia zia aveva appena avuto i cuccioli (dico appena perché erano nati proprio da un paio di ore). E' tornato a casa in totale fibrillazione, raccontandomi per filo e per segno come erano piccoli questi micetti e di fatto paragonandoli a quando è nato lui.

Non è molto che gli ho fatto vedere le sue foto in incubatrice, spiegandogli sommariamente che era nato prima senza soffermarmi sulle motivazioni. Sa che è stato nella casetta perché doveva ancora crescere un po' di più e sa che alla mamma hanno fatto un taglietto per "farmi uscire"...

E ora vi do la fantastica spiegazione che si è autodato sul come è entrato nella mia pancia.
"allora mamma, quando io ero un angelo - ed ero un capo angelo! - andavo in giro con i miei amici - quelli che adesso sono a scuola con me - Poi un giorno ho sentito che tu mi volevi; allora una cigogna è venuta e mi ha messo in un fazzolettone e mi ha portato nel suo becco fino da te. Io ti sono entrato nella pancia e poi sono nato". Indubbiamente un grande "aiuto" alla costruzione della sua fantasia è stato dato da Dumbo!

Lui è super convinto di essere stato un angelo (e sottolinea capo angelo); che guardava la tele dal cielo, che giocava con i gormiti in cielo...

La frase "ma come sono nato?" non è mai emersa ma ci siamo vicini (Tommy fa 5 anni alla fine del mese). Chi ha figli più grandi, come si inizia a fare educazione sessuale a bimbi di 5 anni???!?!?!

Anche io e mio marito, come Marco e sua moglie, abbiamo reagito alla prematurità in modo del tutto diverso. Io ci ho messo 8 mesi prima di avere il coraggio di cercare informaizoni in Internet; mio marito ha completamente rimosso il tutto. Penso non sia nemmeno mai entrato nel forum in questi anni. Strano come, di fronte a realtà così difficili, la mente reagisca in modo così differente!

Ciao a tutti

Sandra
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Messaggioda Lu il 9 giu 2007, 10:42

Noi a Letizia l'abbiamo sempre detto tranquillamente e lei ora e'orgogliosissima della sua nascita speciale.
Come diceva marco abbiamo sempre parlato di prematurita'per giustificare la sua mini- taglia e ora lo dice anche lei: "Sono piccola perche'alla nascita sono arrivata a pesare solo mezzo chilo..."
All'asilo, quando l'hanno richiesta, ha voluto portare la prima foto che le abbiamo fatto nell'incubatrice.
Quando sente alla televisione parlare di bimbi in incubatrice (ehm in un caso anche di polli) chiede alla suora di dire una preghiera speciale per loro.
Insomma mi sembra sia giustamente fiera della sua storia.
Io non lo nasconderei ma ovviamente e'la mia opinione
Lu mamma di Letizia 04/06/02 (28 settimane 665g), Vittorio 06/08/07 (34 settimane 1915g) e Giovanni 19/08/2009 (33 settimane 1765 gr)
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Messaggioda Silvia il 9 giu 2007, 14:46

Lu ha scritto:Insomma mi sembra sia giustamente fiera della sua storia.
Io non lo nasconderei ma ovviamente e'la mia opinione


Sono d'accordo con te... Schgerzavo quando dicevo che barerei. Io penso che Ric sara' l'uomo che sara' anche grazie all'esperienza da prematuro. Fara' sempre parte della sua vita. Sono anche io orientata afarglki vedere foto e a spiegargli che e' nato piccolissimo. Nn so bene come affrontare il discorso del gemellino morto, ma credo che poi verra' da se'.
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Messaggioda Barbara il 9 giu 2007, 17:00

Marco ha scritto:Francamente non abbiamo mai spiegato niente a Francesca, se ci e' capitato di dover giustificare la sua taglia rispetto all'eta', pero', non ci siamo mai fatti problemi e la parola "PREMATURA" non e' mai stata nascosta, anzi...
Lei, che ' furba come un gatto, ha capito che e' nata piccolissima e che e' stata in ospedale per un lungo periodo, ma non ha mai fatto domande.
Ci sara' un giorno in cui mi sono ripromesso di portarla in reparto e mostrarle i cuccioli nelle loro casette trasparenti.
Dovro' lottare con mia moglie che dell'argomento prematuri non ne vuole mai sentire parlare.
Lei ha esorcizzato il problema, cancellando la memoria di quei 5 interminabili mesi.
Io invece ho sconfitto il dolore del ricordo di quei giorni tremendi, entrando a fondo nella prematurita' e rimanendo in contatto costante con questa comunita' e con la Mangiagalli.
Ci sara' di sicuro un momento i cui, pero', dovremo fornire in dettaglio le spiegazioni della nascita a mia figlia e di sicuro sara' difficile per la diversa impostazione che cisascuni di noi due genitori vorra' dare.
Mah...
Aspettiamo il momento giusto...
:roll:


Caro Marco, hai detto davvero una grande verità...tante mamme vogliono cancellare il periodo della terapia intensiva neonatale...non per mancanza di rispetto verso la lotta del proprio piccolo, ma per un bisogno di stare meglio...non sono psicologa, lo sai, ma una donna che mette al mondo un bimbo prematuro si sente inadeguata, incompetente se mi permetti il termine: non è riuscita nel suo compito fino in fondo...Ci vuole una rielaborazione dell'accaduto che è molto difficile mettere in pratica! Esistono gli psicologi, ma al parto non ci sono stati, non sanno come è andata, non conoscono i termini e i motivi di certe procedure! La mia tesi si è basata tanto anche su questo: cosa possiamo fare noi? La conclusione è stata che bisognerebbe parlare proprio con la persona presente al parto per rivedere quello che è successo e capire che realmente non ci sono colpe, è facile sentirselo dire dagli altri, ma chi ha vissuto tutto con la donna dovrebbe riuscire a dare una prospettiva diversa riportando proprio alla realtà dell'accaduto! Ho provato a farla con qualche mamma ed è proprio servito, non solo mamme di prematuri ma donne che hanno affrontato parti speciali da vari punti di vista!
Da tutto si guarisce e tua moglie ora sta bene, anzi alla grande visto come ha cresciuto la piccola Margerita!...ma devi accettare che per lei è tutto molto diverso dal tuo punto di vista! Per caso sai chi è l'ostetrica che ha assistito al suo parto? Così so chi non ha completato il suo lavoro ...scherzo, è una cosa molto difficile, anche perchè anche per gli operatori non è facile parlare con una persona immersa nel dolore, ma sopratutto in un posto molto grande come la Mangiagalli diventa proprio un'impresa!!! Cmq, magari posso esserti utile se conosco la persona riportandovi a dei dettagli che sono andati pesi...
Per quanto riguarda quello che direte a Margherita, secondo me, se vuoi il mio parere, dovresti parlare con lei di quanto è successo...dal tuo punto di vista, mettendo in luce l'aspetto positvo dell sua forza e del suo coraggio e magari spiegandole che per la mamma non è così facile parlarne perchè per lei è stato molto faticoso vedere la sua bambina soffrire, la mamma è sempre la mamma...Credo sia importante per lei sapere come è venuta al mondo!
Sai che ci sono studi che dimostrano che il parto delle donne è condizionato dalla propria esperienza di nascita non rielaborata? Donne che hanno paura a spingere, per esempio, e si è poi scoperto che avevano giri di cordone ombelicale intorno al collo e quindi hanno avuto una sofferenza fetale, senza danni gravi, ma che sicuramente ha cmabiato la nascita di questa bambina!!
Scusa se mi sono dilungata, ma credo che sia un argomento molto importante...Tra l'altro, ti rimando a un libro bellissimo, che magari hai già letto: "L'Arca di Nina", di Anna Sartorio. Osserva le vicende di questamamma, che sicuramente sono il peggio che possa succedere dal punto di vista psicologico, ma ti dimostrano quello che ti dicevo: desiderio di scappare!!
Un bacio e buona serata!
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Messaggioda Silvia il 9 giu 2007, 18:16

Barbara ha scritto:
Marco ha scritto:.Tra l'altro, ti rimando a un libro bellissimo, che magari hai già letto: "L'Arca di Nina", di Anna Sartorio. Osserva le vicende di questamamma, che sicuramente sono il peggio che possa succedere dal punto di vista psicologico, ma ti dimostrano quello che ti dicevo: desiderio di scappare!!
Un bacio e buona serata!


Ho letto quel libro mentre Ric era in terapia intensiva. Nn mi e' piaciuto affatto. La scrittrice parla sempre di se', si piange addosso, non e' mai soddisfatta di niente... L'avrei voluta vedere all'ospedale Villa S.Pietro di Roma dove altro che stanzetta dove rilassarsi e torta per il primo chilo del bambino! Ho trovato molto piu' belli i racconti su Internet, sui siti dove viene raccontata la storia di questi bambini.
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Messaggioda Silvia il 9 giu 2007, 18:17

Ho sbagliato nel "riporta", non ha riportato quelle frasi Marco...Boh..mica so che ho fatto :)
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Messaggioda Barbara il 9 giu 2007, 18:22

Ho letto quel libro mentre Ric era in terapia intensiva. Nn mi e' piaciuto affatto. La scrittrice parla sempre di se', si piange addosso, non e' mai soddisfatta di niente... L'avrei voluta vedere all'ospedale Villa S.Pietro di Roma dove altro che stanzetta dove rilassarsi e torta per il primo chilo del bambino! Ho trovato molto piu' belli i racconti su Internet, sui siti dove viene raccontata la storia di questi bambini.[/quote]


Secondo me l'hai visto dal punto di vista sbagiato...Anna sta veramente malissimo, c'è dietro una grande sofferenza psicologica, dovuta proprio al parto e a quello che succede! Volevo proprio farvi un esempio di quanto può essere dura per alcune persone che sono meno forti di voi!
In quel caso scappare è proprio la parola giusta, se ti ricordi bene il libro...
Cmq è vero, i racconti della terapia intensiva sono di un ambiente molto accogliente...anche se purtroppo non è l'unica cosa che aiuta queste mamme!
ah...complimenti per Ric, deve avere davvero una gran mamma per essere venuto fuori così bene da una situazione così difficile!
A presto!
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Messaggioda Silvia il 9 giu 2007, 23:13

Io credo che non si tratti solo di parto prematuro o no. Si tratta proprio di come vedi la cosa in genere. Parlo di me - ma so di parlare anche a nome di molti genitori qua presenti di cui ho letto storie e racconti - e' vero per alcuni c'e' stato un rifiuto iniziale, un voler fuggire.. Grazie a Dio a me non e' capitato mai. Pero' ho visto che dopo qualche giorno di smarrimento poi tutti si sono allineati nel dover combattere ed essere forti per i figli. Quello che non mi e' piaciuto di quel libro e' che si parla della sofferenza della madre...ma poco della figlia... Io ho sofferto tanto per Ric, piangevo la notte prima di addormentarmi perche' nn trovavo giusto che nn avessi mio figlio accanto, non abbiamo mai avuto supporto psicologico, etc...ma nn mi sono mai sognata di mettere la mia sofferenza davanti a quella di Riccardo. Lui veniva prima di tutto, lui era quello che soffriva di piu', lui era quello da salvare, non io.
Nel libro invece c'e' sempre lei in primo piano e quindi credo che avesse magari qualche problema irrisolto a prescindere del parto prematuro. Per questo nn consiglio quel libro a chi sta vivendo questa esperienza ma consiglio di andare a leggere certi racconti molto piu' belli che ho trovato su Internet. A me quel libro mi ha depresso, ho tratto piu' forza da storie sul web.
Io nn mi sento una gran mamma, e' che ho avuto la fortuna di avere un bambino come Riccardo che mi ha insegnato tantissimo. Per questo cerchero' di raccontargli quello che gli e' accaduto, per fargli capire quanto e' forte e coraggioso e che nella vita bisogna sempre sperare, sempre crederci e nn piangersi addosso.
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Messaggioda Barbara il 10 giu 2007, 2:14

Mi spiace ma continuo a non essere d'accordo...lei soffre per la sofferenza di sua figlia, proprio come hai detto tu! e fa di tutto per aiutarla e starle vicino (cuce anche il copriincubatrice perchè è un modo di stare con lei quando non può starle vicino davvero!!)...crolla solo alla fine quando la sua bambina è salva davvero!
Secondo me il problema sta nel momento in cui leggerlo: quando i vostri bimbi sono ancora in terapia intensiva non credo sia il momento giusto! sono pienamente d'accordo! proprio come dice lei nel libro non gliene frega niente delle sofferenze degli altri in quel momento, ma solo di quello che sta passando la sua bambina! e penso sia giusto così...secondo me letto a debita distanza dall'accaduto è un gran libro, anche per capire quanto siete state forti voi mamme!
cmq, accetto senza problemi la tua opinione e concordo pienamente sul fatto che le storie di altri bimbi possono aiutare davvero tanto!
a presto!
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Messaggioda lu&denise il 10 giu 2007, 10:36

a me invece il libro è piaciuto molto!
l'ho letto quando qncora denise era in tin,tutto d'un fiato in poche ore!
che dire...pensavo che una volta a casa tutto si sarebbe risolto,nn come per anna...ed invece mi sn ritrovata a ripercorrere la stessa strada di anna,mamma di nina....l'ho riletto,cn calma,e mi ci rispecchiavo in pieno..in moltissime cose..da quando partorisci e vorresti strozzare le altre che festeggiano perchè tu sei li che speri che tua figlia sdopravviva...ai maledetti "artigli",i buchi neri...
insomma io ho un po vissuto le stesse sue cose,forse per questo mi piace
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