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Problemi legali e scolastici
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mariateresa
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da silvia73 il 20 mar 2013, 0:36
Non ricordo che i miei figli in prima abbiano copiato e allora chiedo alle esperte (Lu, M. Teresa ecc.) mi sembra un pò presto per arrivare a un gesto così "malizioso" (in questo momento non mi viene altro termine), non è più da grandi??? Quindi Stefania, non volermene, ma più che arrabbiarmi per il commento espresso dalla maestra, mi chiederei perchè Anna è arrivata a farlo, visto oltretutto che la maestra nella mail dice che il fatto si è ripetuto più volte. Non è che si è accorta che voi avete molte aspettative e lei ha paura di deludervi? (magari è un'analisi sbagliatissima la mia.... ).
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da Lu il 20 mar 2013, 0:56
I bambini in prima copiano eccome (per dire il Vic si è già distinto facendolo all'asilo, doveva scrivere A papà da Vittorio sul suo lavoretto,ha giocato tutto il tempo per cui ha scritto poi in fretta e furia A papà da Giorgia). Non posso dare un giudizio perchè non conoscendo le dinamiche di classe non ci si può inserire. In effetti la maestra poteva esprimersi diversamente ma non è che magari il richiamo non era rivolto ad Anna nello specifico? Magari chessò era tutta la mattina che li rimproverava e non ha colto che Anna avrebbe patito così tanto l'annotazione. Io avevo una maestra che faceva cose che oggi farebbero rabbrividire (per dire ci metteva il famigerato scotch sulle labbra per farci tacere, io che ero logorroica già da piccola ci passavo giornate intere) ma io personalmente non l'ho mai vissuto come un problema e ne conservo un ottimo ricordo. Ecco magari non sottolinerei così tanto la cosa, nella vita le piccole e grandi ingiustizie capitano, c'è poco da menarsela.
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da gabriella tolotti il 20 mar 2013, 9:07
Immagino debba essere brutto vedere Anna andare a scuola con il magone, ma come dice Lu, dovrà abituarsi a convivere con le piccole ingiustizie. Dalle ingiustizie non possiamo preservarli, possiamo però abituarli ad affrontarle da soli, senza fare drammi. Ecco, io oltre a parlare con calma con la maestra, lavorerei in questo senso.
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da nadi il 20 mar 2013, 9:37
io non sono d'accordo. è vero che le ingiustizie ci saranno sempre, ed è vero che bisogna imparare a fronteggiarle. però ci sono dei bambini che sono più sensibili, e bisognerebbe usare un po' più di tatto (sara è così, volevo aprire un post). qui mi sembra che si usi la terapia d'urto, e a me non piace. proprio per il lavoro congiunto di cui parlava cheti, genitori e maestri dovrebbero lavorare insieme anche su questi aspetti. sono bambini piccoli, la maestra di michele mi sembra che abbia affrontato il problema in modo migliore di questa
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da Lu il 20 mar 2013, 11:21
Nadi scusa, non si possono fare paragoni tra situazioni diversi. Può benissimo darsi che ad Anna sia toccata in sorte una maestra brusca e poco empatica ma c'è poco da fare, dovrà tenersela. Da ogni situazione si può trarre il meglio o il peggio, la mia maestra era, come ho scritto, molto energica e per certi versi dura ma mi ha insegnato tantissime cose e ci ha sempre riservato un affetto sincero. Non discuto sul fatto che l'episodio sia criticabile ma, a mio parere, andrebbe affrontato con la maggior leggerezza possibile per permettere ad Anna di superarlo e mettersi in sintonia con la maestra. Non credo che iniziare un fiume di recriminazioni aiuti la bambina. Idem dicasi per una segnalazione esplicita di eventuali difficoltà, concordo con Cheti, in questo caso non mi sembrano centrali dato che la maestra ha sottolineato il copiare, non l'errata esecuzione del compito.
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da cheti il 20 mar 2013, 11:28
nadi ha scritto: proprio per il lavoro congiunto di cui parlava cheti, genitori e maestri dovrebbero lavorare insieme...
Io appunto dicevo che occorre un canale di comunicazione fra genitore e maestre. parlo delle primarie, quando a scuola entra il bambino con tutto il suo mondo. Due colloqui l'anno a mio avviso sono insufficienti. occorre un canale di comunicazione giornaliero, che poi magari giornaliero di fatto non lo sarà perchè magari non tutti i guiorni le maesttre hannio qualcosa da segnalare. Anche a scuola nostra le maestre usano il quaderno come canale di comunicazione. Anzi, c'è il cosidetto "quaderno degli avvisi" attraverso cui avvengono le comunicazioni "ufficiali" quali l'avviso di scioperi o altro. Ora io personalmente non ho mai trovato "scritte" sui quaderni di Giulio quindi non so dire se le nostre maestre sono o meno in grado di trovare le parole "adeguate", quelle che non urtino la sensibilità per comunicare. Noto spesso mamme che si fermano a parlare con la maestra quando ritirano i bimbi e capita che mi raccontino (di loro iniziativa io sono una che non fa mai domande) che si sono fermate a parlare proprio in seguito a particolari scritte trovate sul quaderno. A me pare un'ottima cosa: se ci sono aspetti su cui è bene che i genitori lavorino occorre saperlo di volta in volta... non due volte l'anno.... e mi pare anche "assurdo" che la maestra per parlare di ogni minimo aspetto chiami a colloquio "ufficiale" i genitori, non fosse altro per problemi dei genitori stessi a liberarsi dagli impegni lavorativi. Una sola volta mi è venuta incontro la maestra: un paio di lunedì fa. Mi ha raccontato di aver chiamato Giulio per leggere e che lui non rispondeva, alchè si è avvicinata e si è accorta che dormiva.. lo ha svegliato... e lui si è messo a piangere a dirotto raccontando che la notte aveva dormito poco a causa del fratellino che piangeva. Ho confermato il pianto notturno del fratellino: non era assolutamente vero, ma mi è venuto spontaneo coprire la sua bugia. Onestamente conoscendo la maestra 8ha maestre, tutte, molto severe) non credo lo abbia svegliato dolcemente e credo che Giulio abbia pianto a dirotto non tanto per il rimprovero in sè quanto per l'essersi trovato in situazione "ridicola" o comunque l'essersi trovato in "fallo". Ecco vedete... ognuno ha il proprio modo di essere... ci credete che io nemmeno per un secondo mi sono posta il problema del "modo" in cui la maestra si era approcciata a lui in quella circostanza... beh avrebbe potuto svegliarlo in modo da non "ridicolizzarlo" in classe... credo proprio sarebbe stato possibile... ma non lo trovo un problema.. non è quello il problema.. il problema è piuttosto la nostra organizzazione familiare che fa sì che i bimbi vadano a letto tardi... è su quella che intendo lavorare. L'evento (Giulio che dorme in classe, la maestra che lo sveglia urlando, la classe che ride ecc ecc) è passato assolutamente in secondo piano... ne ho parlato con Giulio, gli ho detto che era stato bravo a trovare una buona scusa (e il trovar scuse è altra cosa dal dir bugie) e che non lo avevo smentito.. e gli ho detto soprattutto che avevamo un problema da risolvere... il dormire di più.
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da cheti il 20 mar 2013, 11:30
Lu ha scritto: Può benissimo darsi che ad Anna sia toccata in sorte una maestra brusca e poco empatica ma c'è poco da fare, dovrà tenersela. Da ogni situazione si può trarre il meglio o il peggio, la mia maestra era, come ho scritto, molto energica e per certi versi dura ma mi ha insegnato tantissime cose e ci ha sempre riservato un affetto sincero. Non discuto sul fatto che l'episodio sia criticabile ma, a mio parere, andrebbe affrontato con la maggior leggerezza possibile per permettere ad Anna di superarlo e mettersi in sintonia con la maestra. Non credo che iniziare un fiume di recriminazioni aiuti la bambina. Idem dicasi per una segnalazione esplicita di eventuali difficoltà, concordo con Cheti, in questo caso non mi sembrano centrali dato che la maestra ha sottolineato il copiare, non l'errata esecuzione del compito.
Abbiamo scritto in contemporanea. Non sono stata brava come te ad esplicitarmi... ma è esattamente questo il mio pensiero.
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da nadi il 20 mar 2013, 11:35
si, con anna con leggerezza, ma parlarne con la maestra. lei dovrebbe aiutare, non causare.
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da gabriella tolotti il 20 mar 2013, 15:27
Fermo restando che l'espressione della maestra è stata abbastanza infelice, ogni azione provoca nei bambini reazioni molto diverse. Per un certo periodo per es. una delle nostre maestre ha introdotto il metodo delle "stelline". Stellina sul diario di chi si è comportato bene, per un certo periodo, invece di richiami a chi si è comportato male. Fabio non ha ricevuto stelline, ma non ne ha fatto un dramma, diciamo che se è allegramente fregato. Un suo compagno invece, solo per non avere ricevuto la stellina, si è messo a piangere disperatamente...ora, qui non credo che la colpa sia del metodo della maestra, e non vedrei necessità di sollevare la questione con lei. Mi sembra esagerata la reazione del bimbo, ma forse lo misuro con uno (il mio) che sotto certi aspetti mi pare pure troppo menefreghista, eppure la mamma del succitato ha commentato che la maestra avrebbe dovuto dare una stellina di base a tutti i bambini, e poi aggiungerne ai meritevoli!
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da mariateresa il 20 mar 2013, 19:18
silvia73 ha scritto:Non ricordo che i miei figli in prima abbiano copiato e allora chiedo alle esperte (Lu, M. Teresa ecc.) mi sembra un pò presto per arrivare a un gesto così "malizioso" (in questo momento non mi viene altro termine), non è più da grandi???
Anche da piccoli si copia, è abbastanza "normale" e fatto appunto senza l'intenzione vera e propria di fare i furbi, ma più spesso come strategia per non dover chiedere sempre alla maestra...penso che capiti anche a noi, quando non abbiamo capito una cosa o non la ricordiamo, magari per distrazione o altro..mio figlio l'altro giorno ha detto che a volte "copia" dal compagno perchè non ricorda quello che la maestra ha detto (e ti credo..è un gran chiacchierone e non mi meraviglia il fatto che a volte non "ascolti" e quindi "copi" dal compagno per non essere rimproverato dalla maestra di non aver ascoltato )..a sua volta, dice, il compagno copia da un altro e quindi tutti copiano da tutti... dice sempre Antonio..questa ovviamente non è proprio la realtà, conosco bene la sua maestra e so che non consentirebbe un simile copia-incolla...ma è per dire, come agli occhi dei bambini, questa sia vissuta come una "normale" strategia per colmare qualche vuoto, non con malizia appunto, soprattutto quando sono più piccoli e devono barcamenarsi tra varie consegne. Altra cosa poi il modo di far notare che comunque bisogna farcela da soli...con "la propria testa", magari ascoltando di più e prestando più attenzione..francamente non condivido lo stile adottato dalla maestra..forse Anna ha pagato anche per altri, non so..però in generale questo tipo di rimproveri sembrano più uno sfogo di stanchezza che altro.
Maria Teresa mamma di Antonio 05-02-07 (38 w) e Francesca 30-09-09 (24 w), peso g. 573. Dimessa il 19/02/10
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