Sono nuova
Inviato: 29 dic 2007, 19:11
Un saluto a tutti...
Mi chiamo Francesca, ho 26 anni e sono alla 23+6. E vi sto scrivendo dall'ospedale nel quale sono ricoverata da undici giorni.
La mia è stata una gravidanza travagliata... All'inizio mi ha distrutta una brutta iperemesi gravidica, poi a 15 settimane un distacco della placenta che si è risolto in due settimane con riposo assoluto a casa e ovuli di progesterone. Ed ora questo...
Il 18 di questo mese sono andata a fare la visita di routine e il giorno dopo ho fatto la morfologica. Dall'ecografia è risultato che il collo dell'utero era leggermente aperto internamente e nel mentre c'era un'attività contrattile. A casa con riposo non assoluto e Vasosuprina due volte al giorno.
Due giorni dopo perdo sangue e corro all'ospedale. Vengo tenuta in osservazione per un altro distacco di placenta, ma quello che preoccupa sono le contrazioni. Da allora è cominciata la mia disavventura. Nei due giorni a seguire i medici si sono concentrati esclusivamente sulle perdite che erano cessate già la prima notte, senza farmi una eco o una visita di controllo. Quando mi fanno quella prima di uscire ecco la brutta sorpresa... Collo dilatato di un cm e mezzo e sacco amniotico prolassato in vagina. Ora sono sdraiata e non posso scendere dal letto nemmeno per fare i miei bisogni. Lontano dal mio ragazzo che lavora fuori (noi viviamo a Treviso ma abbiamo deciso di far nascere Fabiàn a San Marino così i vari controlli li faccio qui). Sono tanto abbattuta.
Dal fatto che nessuno può dirmi quello che succederà, quando deciderà di partire il travaglio. L'unica sicurezza che mi è stata data è che a 36 settimane di certo non ci arrivo.
Dal fatto che non riesco a levarmi dalla mente che questa è la conseguenza di un errore medico che ha visto la mia dottoressa prendere sotto gamba la dilatazione e le contrazioni non dolorose che non sentivo ma che nel frattempo facevano il loro lavoro.
Dalla vita in ospedale, dove ogni giorno me ne capita una... Flebite... Gastroenterite... Ed ora depressione, alla quale sono cmq soggetta.
Dal fatto che non potrò essere sicura che il mio bambino una volta nato sopravviverà e vivrà bene.
Ho paura di quello che ci aspetta, di quello che mi aspetta... Tante storie, chi ce la fatta, chi no, chi ha problemi, chi no... Chi mi dice una cosa, chi un'altra.
E nel frattempo vado avanti sperando di guadagnare sempre quel giorno in più...
Mi chiamo Francesca, ho 26 anni e sono alla 23+6. E vi sto scrivendo dall'ospedale nel quale sono ricoverata da undici giorni.
La mia è stata una gravidanza travagliata... All'inizio mi ha distrutta una brutta iperemesi gravidica, poi a 15 settimane un distacco della placenta che si è risolto in due settimane con riposo assoluto a casa e ovuli di progesterone. Ed ora questo...
Il 18 di questo mese sono andata a fare la visita di routine e il giorno dopo ho fatto la morfologica. Dall'ecografia è risultato che il collo dell'utero era leggermente aperto internamente e nel mentre c'era un'attività contrattile. A casa con riposo non assoluto e Vasosuprina due volte al giorno.
Due giorni dopo perdo sangue e corro all'ospedale. Vengo tenuta in osservazione per un altro distacco di placenta, ma quello che preoccupa sono le contrazioni. Da allora è cominciata la mia disavventura. Nei due giorni a seguire i medici si sono concentrati esclusivamente sulle perdite che erano cessate già la prima notte, senza farmi una eco o una visita di controllo. Quando mi fanno quella prima di uscire ecco la brutta sorpresa... Collo dilatato di un cm e mezzo e sacco amniotico prolassato in vagina. Ora sono sdraiata e non posso scendere dal letto nemmeno per fare i miei bisogni. Lontano dal mio ragazzo che lavora fuori (noi viviamo a Treviso ma abbiamo deciso di far nascere Fabiàn a San Marino così i vari controlli li faccio qui). Sono tanto abbattuta.
Dal fatto che nessuno può dirmi quello che succederà, quando deciderà di partire il travaglio. L'unica sicurezza che mi è stata data è che a 36 settimane di certo non ci arrivo.
Dal fatto che non riesco a levarmi dalla mente che questa è la conseguenza di un errore medico che ha visto la mia dottoressa prendere sotto gamba la dilatazione e le contrazioni non dolorose che non sentivo ma che nel frattempo facevano il loro lavoro.
Dalla vita in ospedale, dove ogni giorno me ne capita una... Flebite... Gastroenterite... Ed ora depressione, alla quale sono cmq soggetta.
Dal fatto che non potrò essere sicura che il mio bambino una volta nato sopravviverà e vivrà bene.
Ho paura di quello che ci aspetta, di quello che mi aspetta... Tante storie, chi ce la fatta, chi no, chi ha problemi, chi no... Chi mi dice una cosa, chi un'altra.
E nel frattempo vado avanti sperando di guadagnare sempre quel giorno in più...