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Gelosie adolescenziali

Annarita Piazza, psicoterapeuta studiosa di prematurità, Bologna

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Gelosie adolescenziali

Messaggioda vale il 13 lug 2007, 0:23

Aiuto! Mio figlio (di mio marito, in origine), di 16 anni ha deciso di trasferirsi da noi e così suo fratello di 14 (sempre figlio di mio marito, in origine). Il più grande, che adora il piccolo Love (anni 3, figlio mio e di mio amrito), ha cominciato a essere terribilmente geloso. Continua a adorare Love, ma esagera ogni situazione. Come spiegarmi? Se gli consigliamo di scegliere la sua stanza al piano inferiore (Love e noi dormiamo al piano di sopra), così ha più libertà di movimento e orario (ovviamente le esigenze di un 16enne e di un treenne non sono le stesse), urla che non vuole e piuttosto, afferma, piazzerà il suo letto in bagno. Ogni minima cosa è una sfida. Oggi ha deciso si farsi un tatuaggio, e gli ho detto che lo farà a 18 anni con i suoi soldi. Ma tu ne hai 2000! Ha rimbeccato lui. Sì, gli ho risposto, ma io di anni ne ho 43. SLAM. Ha sbattuto la porta. Lo so, è adolescente, in cammino verso l'indipendenza ma ancora tanto fragile. COme possiamo aiutarlo senza che ci "aliti addosso il suo fiato di drago" quando ci avviciniamo a lui? È geloso perché Love ha tutti e due i genitori insieme, e soprattutto il padre vicino fin dalla nascita? Ma non è mai stato geloso di me, ora invece ha il terrore che io non gli voglia bene (naturalmente non me lo direbbe mai, e per parlare chatta con me dalla sua stanza mentre io sono in cucina, cioè due metri più in là). Quando ha sentito che vorremmo tanto un altro figlio (cosa quasi impossibile) ha detto che eravamo tanto maturi da essere quasi marci.
Soffre anche di essere il più grande dei fratelli, sua mamma ha altri due bambini di 5 e 4 anni.
COnsigli? Grazie di cuore
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Messaggioda Daniela-Andrea il 13 lug 2007, 10:27

... direi che il ragazzino vi vuole tanto bene ...
non stò scherzando ma, visto che se la prende ed è geloso come tutti i fratelli maggiori ... ciò fa capire l'affetto che ha per voi e quanto fa parte (appieno a mio parere) della vostra famiglia ...
mettendo da parte il fatto che di sicuro questa cosa vi fa piacere ... fategli capire con tanto affetto che lo amate come lui ama voi ...
baci
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Re: Gelosie adolescenziali

Messaggioda daniela250 il 13 lug 2007, 20:08

Cara Valelove,
non dici da quanto tempo i figli di tuo marito sono venuti a stare con voi.
E’ abbastanza importante perché se è poco tempo, la gelosia e i comportamenti di sfida del vostro primogenito possono mascherare da un lato un’insicurezza di base che richiede continue conferme d’affetto da parte vostra, e dall’altro un forte bisogno di affermazione della sua emergente personalità adulta.
Se le cose stanno così è molto probabile che tali comportamenti si risolvano nel giro di poco tempo quando si sentirà sicuro del vostro affetto e del posto che occupa nei vostri cuori, se invece gli atteggiamenti di cui parli sono emersi dopo molto tempo che viveva con voi, allora è facile che abbiano un significato di reazione a qualcosa che va scoperto. Se vuoi ne parliamo ancora.
Un abbraccio Daniela
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Messaggioda vale il 13 lug 2007, 20:20

Grazie di cuore. Si è appena trasferito da noi. Ieri sera mi sono trovata a consolare sua madre che piangeva al telefono e si sentiva abbandonata. Tutta felice che lui si fosse trasferito da noi, non avevo pensato a quanto male avrebbe potuto rimanerci sua madre. Cavoli, non ci sarei mica rimasta tanto bene neanche io, se fossi stata in lei.

COncordo che ha continuo bisogno di conferme di affetto. È strano, è come se si muovesse su due piani diversi con me e con suo padre: con suo padre fa la parte dell'adulto, chiede se una sera può bersi una birra, scherza sulle ragazze .... ma non parla mai di se stesso, dei suoi sentimenti, di come sta.
Non parla neanche con me, però chatta, cosa veramente ridicola, dalla sua stanza alla cucina. E racconta della sua ultima ragazza, di come sarà la nuova scuola .... Poi entra in cucina, prende qualcosa dal frigorifero e esce sbattendo la porta senza dire ciao. Non mi sembra il caso di infierire, credo che scatenerei solamente una reazione di rifiuto, cerco di rispondere a quello che mi chiede senza invadere la sua privacy. Poi chatta di nuovo, e mi chiede come ero io alla sua età, e se so come era suo padre.
Poi chiede se è vero che Peter e io ci siamo conosciuti via INternet, mi costringe a raccontare tutta la storia ...
Poi apro la posta, e trovo le mail di sua madre. Aiuto, sto per andare in cortocircuito!
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Messaggioda daniela250 il 17 lug 2007, 16:33

Cara Valelove,
Questa cosa del “chattare” con te da una stanza all’altra e poi venire da te con la scusa del frigo, è davvero carina. Mi ricorda il comportamento del bambino quando, acquisita la deambulazione, inizia la scoperta del mondo, tutto è nuovo e sorprendente, da conquistare.
Il bambino corre felice verso le nuove scoperte, ma poi si gira e torna dalla mamma, la tocca e riparte contento. Torna a fare rifornimento di sicurezza, protezione e affetto, senza quelli non può andare da nessuna parte. E così mi sembra fare il tuo ragazzino, ha bisogno di te, della tua presenza verbale e fisica per avventurarsi nel nuovo mondo dei sentimenti e dei turbamenti dell’adolescenza.
Un abbraccio
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Messaggioda vale il 17 lug 2007, 20:16

Uauh, ma allora mi vuole bene! Meno male, perché io gliene voglio tantissimo, ma certe volte non "oso" avvicinarmi, o comunque devo sempre trovare una via traversa per farlo, sennò mi respinge. Non voglio dire sempre di sì per farmi voler bene, certe volte penso che dopo tutto non sono la sua mamma, e lui può vedermi come qualcosa tra lui e suo padre. Per fortuna, direi di no. Non è mica stato facile con lui e suo fratello. Per mia grandissima fortuna, è stato amore a prima vista :-)).

Racconto un piccolo aneddoto divertente: quando ho incontrato Peter abitavo in un micromonolocale in una parte "non svedese" di Stoccolma. Loro venivano a trovarmi, e i vicini ci guardavano quando uscivamo di casa: non si capacitavano di come potessimo essere così tanti in quei 18 m2, che parlavano inglese tra loro ma di origine chiaramente non anglofona. 8)
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Messaggioda daniela250 il 18 lug 2007, 18:05

Sì, ti vuole davvero bene, e soprattutto ha fiducia in te.
Ciao
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