l’EFCNI (Fondazione europea per l’assistenza neonatale) di cui come Coordinamento Vivere facciamo parte attiva, ha promosso per il 17 novembre la prima:
GIORNATA INTERNAZIONALE DEL NEONATO PRETERMINE
Ciascun stato europeo ha la possibilità di organizzare eventi e manifestazioni per festeggiare la giornata. Il Coordinamento Vivere e le associazioni locali per le famiglie dei neonati prematuri partecipano alla presentazione nelle librerie italiane, del libro:
“420 grammi” Storia di una nascita difficile: diario di un padre, pensieri di una madre.
Il libro, è la testimonianza dei sentimenti di due genitori che desiderano che la loro esperienza serva ad altri genitori di bimbi “ nati all’inizio di una salita”, che spinga ad interrogarsi su varie tematiche e sostenga la ricerca e la medicina.
Le prime date programmate sono le seguenti:
Varese venerdì 6/11 ore 18.00 presso La Feltrinelli C.so A.Moro 3, Monza martedì 17/11 ore 18.00 La Feltrinelli Libri e Musica via Italia 41 Bologna venerdì 19/11 ore 18.00 La Feltrinelli librerie P.zza Galvani 1/H Napoli sabato 5/12 ore 11,00 Saletta rossa libreria Guida via Port'Alba 19
Per ulteriori informazioni potete contattare Anna Crippa al n.3338474259 – 3270984203 -
Peter, Elide e Federico: un padre, una madre e il loro bambino. I protagonisti di una storia di tenacia, di coraggio, di dolore - immenso - e di gioie, di delusione e speranza, di rabbia, rassegnazione, ironia. E amore. Una storia di vita e di morte. Ma soprattutto di vita! La vita appesa a un filo di Federico, una vita cui si è aggrappato con tutte le sue forze, nonostante i suoi soli 420 grammi alla nascita - troppo pochi per iniziare a vivere sano, bello e sereno... troppi per morire.
I suoi genitori, non volevano che lui vivesse a tutti i costi, lo hanno sempre accompagnato, difeso dall’ignoranza e dalla banalità, sostenuto nell’irrazionale desiderio di vivere. Pronti ad accettare “il più innaturale degli addii”, se Federico l’avesse voluto, avesse ceduto.
Federico, contro ogni aspettativa, ha ormai un anno e mezzo, è un bimbo vispo, attento solare nello sguardo, straordinariamente bello! Ha vinto tante battaglie ma di fronte a sé ha ancora tante incognite. Il suo papà e la sua mamma hanno scritto questo diario per lui, nella speranza che un giorno lui lo possa leggere, e per loro, perchè la scrittura li aiutava a sopravvivere.
Oggi desiderano che questo diario, la loro storia, di cui non tacciono nulla, serva ad altri genitori di bimbi “nati all’inizio di una salita”, serva a interrogarsi su temi etici e sociali estremamente attuali sostenga la ricerca e la medicina, perchè in futuro casi come il loro possano trovare una via più facile e meno dolorosa.
La camera dei Comuni britannica ha respinto tutti gli emendamenti che volevano ridurre il limite temporale dell'aborto dalle attuali 24 settimane rispettivamente a 22, 20, 16 e 12 settimane.
In tutte le votazioni, parte del dibattito parlamentare sulla legge generale sulla fertilità umana, la maggioranza che si è espressa contro le modifiche è stata molto ampia.
Il dibattito, sulla stampa, nei mesi che hanno preceduto questo voto, e in aula, è stato molto animato. I fautori della restrizione - come il leader conservatore David Cameron, che aveva preannunciato il suo sì alla riduzione a 22 settimane - hanno insistito che la scienza attuale consente a bambini che nascono estremamente prematuri di sopravvivere; chi voleva lasciare le cose come stanno, e che stasera ha vinto - è il caso del premier Gordon Brown - afferma che la scienza medica non ha fornito indicazioni che le cose stiano realmente così. Entrambi gli schieramenti avevano lasciato libertà di voto ai propri deputati.
Il sottosegretario alla Sanità Dawn Primarolo aveva spiegato che non ci sono elementi che rendano necessario cambiare la legge: "Nessuna ricerca scientifica ci dice che le chance di sopravvivenza siano cambiate da quando varammo la legge che indica il limite a 24 settimane". Il governo, aveva aggiunto, "vuole inoltre proteggere il diritto di scelta delle donne".
Gli aborti oltre la 20/a settimana, dicono le statistiche, sono solo l'1,5% del totale. Ma Nadine Dorries, deputata conservatrice che aveva presentato uno degli emendamenti bocciati, aveva detto che "se un bambino sente dolore durante un barbaro processo di aborto - che è ciò che accade dopo la 20/a settimana - e se sappiamo che quel bambino potrebbe vivere, allora i suoi diritti sono uguali a quelli della madre". Nel pomeriggio di ieri, i deputati avevano intanto votato in favore di un emendamento del governo che ha cancellato la necessità di "considerare" la presenza di un padre nei trattamenti di fertilizzazione in vitro (fiv). Questo passaggio è considerato una vittoria per le coppie lesbiche che vogliono figli con la fiv. Lunedì il governo aveva incassato un altro importante successo, con il 'no' all'emendamento che voleva impedire la creazione di embrioni umano-animali da utilizzare nelle ricerche sulle cellule staminali.
Beh...la volete saper l'ultima su LOST? Nella quarta serie all'undicesima puntata si scopre che John Lock e' un prematuro estremo...!!!!! Ma non ci posso credere,,,,,,!!!!!!!